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Coronavirus: tutti i decreti legge varati dal governo

In questa disamina cerchiamo di comprendere, decreto dopo decreto, il contenuto di questi documenti che hanno imposto la chiusura di tutte le attività, anche produttive, se non ritenute fondamentali, e l’isolamento dell’intera popolazione. Tutte le info.

Pubblicato il 06/04/2020

Aggiornato il 23/04/2020

coronavirus
Decreti e Coronavirus

L’umanità sta conoscendo uno dei periodi storici che, tra qualche tempo, saranno descritti dagli storici come uno di quelli da non dimenticare. Non solo per l’impatto sanitario e sulla salute pubblica, quanto per le ripercussioni che, a livello mondiale, stanno già presentandosi per ciò che riguarda i sistemi economici, sociali e anche politici.

Tutto, oggi, appare sovvertito. Nessuna nazione è fuori da questa pandemia che è di proporzioni gigantesche, miete vittime innocenti e dilaga a causa dell’altissima capacità di diffondersi, contagiando un numero sempre più alto di persone, di questo virus denominato Covid-19.

Non si conosce l’origine dell’esplosione del primo focolaio, che sembra essersi sviluppato in Cina, nella città di Wuhan, anche se il cosiddetto “paziente 1” è stato individuato in Germania. Il caos si aggiunge alla confusione che genera a sua volta sgomento e terrore.

In tutto questo, il governo italiano sta producendo un certo numero di decreti varati dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, alcuni dei quali di concerto con il Ministro della Salute Roberto Speranza.

Cerchiamo di comprendere, decreto dopo decreto, il contenuto di questi documenti che hanno imposto la chiusura di tutte le attività, anche produttive, se non ritenute fondamentali, e l’isolamento dell’intera popolazione, tranne per coloro che per motivi di servizio, o perché lavorano nei settori produttivi fondamentali, sono chiamati a recarsi al lavoro.

L’inizio dell’emergenza sanitaria

L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – ha decretato lo stato di emergenza sanitaria lo scorso 30 Gennaio. Il 2019-nCoV – reale nome in codice del virus più semplicemente chiamato da tutti Coronavirus – diventa così protagonista, a livello mondiale, di uno stato di emergenza.

Il governo italiano, il giorno dopo, vara il primo decreto: è il 31 Gennaio 2020, a quanto pare era nell’aria l’esigenza di mettere nero su bianco, su un documento ufficiale, che non si stava trattando di un’influenza stagionale un poco più aggressiva.

La serie di decreti varati dal governo fino al 24 Marzo 2020

Dopo il varo del primo decreto, dal governo inizia un lavoro di definizione delle linee guida da adottare, per molti con troppa lentezza rispetto ai fatti che già stavano accadendo: la bassa lodigiana viene messa in quarantena a causa dell’alto numero dei casi di contagio. La Lombardia inizia a essere la regione più colpita d’Italia, il Governatore Attilio Fontana chiede al governo di varare misure restrittive per tutta la nazione.

Decreto del 23 Febbraio 2020: contenimento dell’emergenza epidemiologica

Ecco quindi giungere il secondo decreto, quello che porta la data del 23 Febbraio 2020, contenente “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Tutte le attività del settore culturale e sportivo sono bloccate. La libera circolazione dei cittadini viene frenata, in special modo nelle aree maggiormente a rischio. Le attività commerciali, tranne quelle che vendono beni di prima necessità, devono abbassare le serrande.

Chiudono anche gli uffici pubblici, o ne viene limitata l’apertura. I trasporti aerei, marittimi e ferroviari subiscono grandi limitazioni, e in alcuni casi sono sospesi.

È l’inizio del blocco della nazione, anche a livello produttivo.

Decreto del 24 Febbraio 2020: proroga degli obblighi fiscali

Per sostenere i contribuenti che risiedono nelle zone rosse, Lombardia e Veneto, arriva subito un decreto per sostenere fiscalmente i cittadini di queste regioni. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, firma quindi il decreto che interviene sugli adempimenti fiscali. l’1 Marzo ecco arrivare un ennesimo decreto da Conte, per prorogare le scadenze di alcuni obblighi fiscali.

Decreto del 28 Febbraio 2020: sostegni economici per famiglie, imprese e professionisti

Il premier Giuseppe Conte firma l’ennesimo DPCM: stavolta si è pensato al sostegno economico per le famiglie, per i professionisti e per le imprese, che a causa del Covid-19 iniziano già a rendersi conto delle ripercussioni anche di ordine economico. Le aziende chiuse, molti lavoratori messi a casa, professionisti che vedono calare vorticosamente gli introiti…è già emergenza economica.

Decreto del 4 Marzo 2020: chiusura di tutte le scuole

Di concerto con il Ministro della Scuola Lucia Azzolina, il governo decide di chiudere tutti gli istituti scolastici. Gli studenti potranno però seguire le lezioni da remoto, col corpo docenti costretto a collegarsi da web e in teleconferenza per fornire le lezioni.

Decreto dell’8 Marzo 2020: Regione Lombardia e Regione Veneto e alcune province di altre regioni sono zona rossa

Per contenere gli effetti del dilagare del contagio, la Regione Lombardia viene considerata zona rossa, così come alcune province dell’Emilia Romagna, del Veneto, del Piemonte e delle Marche.

Si procede passo dopo passo, verificando l’ampliarsi della situazione a livello nazionale. Qualcuno inizia a pensare che la misura da varare urgentemente fosse quella di mettere tutta l’Italia in quarantena.

Decreto del 9 Marzo 2020: tutta l’Italia è zona rossa

Con questo decreto, si amplia la zona rossa a tutto il paese. Sono vietati gli assembramenti in strada, si consiglia a tutti di restare a casa e di uscire solo per motivi indispensabili, come per esempio andare a fare la spesa o acquistare farmaci.

Decreto dell’11 Marzo 2020: il governo chiede di poter aumentare il debito pubblico

Al fine di rafforzare le risorse economiche da mettere a disposizione anche della Protezione Civile, il governo integra alla relazione per il Parlamento, presentata il 5 Marzo 2020, la cifra di ulteriori 104,5 miliardi in termini di competenze per il 2020. Ulteriori 154 miliardi di euro in termini di cassa, con un incremento degli stanziamenti fino a 25 miliardi, sia in termini di competenza che in termini di cassa. È il cosiddetto deficit inserito in bilancio.

Decreto del 16 Marzo 2020: arriva il Cura Italia

I nuclei familiari iniziano a scricchiolare economicamente parlando, le piccole e medie imprese cominciano a temere di dover chiudere i battenti, i professionisti vedono il proprio futuro sempre più insicuro e oscuro. Il governo vara l’ennesimo decreto, che sarà soprannominato Cura Italia. Il documento reca nuove misure per contrastare gli effetti dell'emergenza Coronavirus sull'economia

Ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza: chiudono i parchi pubblici

Molti cittadini continuano a circolare liberamente nonostante i divieti e il consiglio, a livello nazionale, di restare in casa il più possibile e di uscire solo se indispensabile. A questo punto il ministro della salute Roberto Speranza sigla l’ordinanza che impone la chiusura dei parchi e dei giardini pubblici, a causa del fatto che molti italiani si sono scoperti – improvvisamente – provetti runner e amanti dell’attività fisica all’aria aperta.

Si impone la chiusura di tutte le attività di ristorazione, tra bar e ristoranti anche tra quelli che sono situati all’interno di aree di servizio e stazioni ferroviarie.

Restano aperti gli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti, anche da asporto, che si trovano all’interno degli ospedali e degli aeroporti, ma sempre a patto di osservare la distanza di sicurezza di un metro tra una persona e l’altra.

Decreto del 22 Marzo: vietato uscire dal territorio di residenza se non per motivi di lavoro

Il Ministro dell’Interno e quello della Salute decidono di restringere la possibilità di valicare i confini del territorio di residenza se non per motivi di lavoro o di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Aumentano i posti di blocco per verificare il contenuto delle auto-certificazioni.

Decreto del 24 Marzo 2020: il governo deciderà di quanto prorogare le misure restrittive

Per contrastare i rischi sanitari e il conseguente diffondersi del contagio, potranno essere varate misure su specifiche parti del territorio nazionale o sulla totalità di esso, e per periodi predeterminati non superiori ai 30 giorni, ma che sarà possibile replicare e modificare anche per più volte. Questo fino al momento in cui non sarà decretata la fine dello stato di emergenza che al momento, è fissato per il 31 Luglio 2020, come da primo decreto, quello varato il 31 Gennaio.

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A cura di: Emilia Urso Anfuso

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