Auto: mercato del nuovo in flessione, accelerano le ibride
Le auto ibride sono molto gettonate tra gli italiani. Questo tipo di motorizzazione si trova, infatti, al secondo posto delle preferenze nel nostro Paese, sorpassando il diesel. Al primo posto resta stabile il motore a benzina. Sul profilo dei segmenti salgono le utilitarie.

Il mercato dell’auto continua ad essere in sofferenza. Anche nel mese di marzo è stata registrata una perdita soprattutto per il comparto dei veicoli nuovi. Nel terzo mese del 2021 la flessione risulta pari al 12,7% rispetto allo stesso mese del 2019. Le immatricolazioni a marzo sono ammontate a 169.684 unità: parliamo di 24.600 vetture in meno rispetto a marzo 2019.
Il 1° trimestre si chiude con 446.978 immatricolazioni: un dato in calo del 16,9% rispetto al gennaio-marzo 2019. È questa la fotografia scattata dall’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, che mediante il presidente Michele Crisci lancia un grido d’allarme per l’esaurimento degli incentivi rottamazione. “Il continuo calo delle immatricolazioni, che va ovviamente misurato sul 2019 poiché marzo 2020 non può essere metro di paragone, preoccupa sempre più il mercato e le imprese. A fronte di questi dati, il rifinanziamento degli incentivi per consentire la rottamazione nella fascia 61-135 g/km CO2 fino a fine giugno è a nostro parere una necessità non ignorabile da parte del Governo”, afferma Crisci.
Secondo il numero uno dell’Unrae, infatti, gli incentivi hanno fino ad oggi permesso di velocizzare il ritmo di sostituzione delle vetture con oltre 10 anni di vita. I benefici sono stati anche raccolti dall’ambiente, in quanto sono state risparmiate decine di migliaia di tonnellate di CO2. Non manca l’altro lato della medaglia. La diffusione di auto BEV e PHEV, oggi a una quota di poco inferiore al 9%, è rallentata, infatti, dalla carenza di infrastrutture di ricarica.
“L’Italia – evidenzia Michele Crisci – con 2,7 punti di ricarica per 100 km è ferma al sedicesimo posto in Europa ed è lontana dalla Germania, che pur essendo fra le prime sei del ranking con 6,9 punti ricarica per 100 km, nei giorni scorsi ha annunciato un piano di 5,5 miliardi di euro per finanziare la realizzazione di colonnine di ricarica. Il PNRR è l’occasione per accelerare, anche in Italia, la svolta green nella mobilità, sulla quale già da anni le Case automobilistiche investono grandi risorse in ricerca e sviluppo”. Ancora una volta il presidente dell’UNRAE chiede che venga colmato il divario fiscale tra l’Italia e i major markets europei sulle auto aziendali.
Auto ibride in forte ascesa
L’analisi di Unrae conferma la fortissima ascesa delle auto ibride che, anche a marzo, grazie agli incentivi, sono la seconda motorizzazione preferita dagli italiani. Con il 27% di quota di mercato, le auto ibride sorpassano il diesel, che risulta invece in progressivo calo, al 24,4% di rappresentatività. Nel cumulato le ibride presentano una quota del 26,8% e il diesel del 25,4%. Resta stabile al primo posto il motore a benzina al 31% a marzo e al 33,1% in gennaio-marzo.
A salire di quota c’è anche il metano. Intanto gli incentivi per le vetture a bassissimo impatto sottolineano nel mese di marzo un boom per le auto plug-in e per le BEV. Bene anche le city car e le utilitarie.
Fra le carrozzerie, si registra un calo delle berline, delle station wagon, dei monovolume e delle multispazio. Sulla lunghezza d’onda opposta, invece, crossover e fuoristrada, che a marzo coprono quasi la metà delle vendite. Buona performance pure per le auto sportive (cabrio, spider e coupé).
Tra le aree geografiche il Nord Est recupera rappresentatività, grazie alla spinta del noleggio. Il Nord Ovest si posiziona al 29,6% di share, mentre restano stabili nel mese e nel cumulato l’area meridionale e le isole. Il Centro Italia a marzo si posiziona al 21,6% di quota, in crescita rispetto al 2019.
Buone notizie poi per l’ambiente: le emissioni medie di CO2 a marzo scendono a 122,7 g/km dai 135,8 di marzo 2020. L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 evidenzia, secondo lo studio Unrae, una fortissima crescita di quota delle vetture da 0 a 20 e da 21 a 60 g/km e un forte aumento per quelle da 61 a 135 g/km.
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