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Auto: i prezzi del nuovo accelerano più dell’inflazione

I prezzi delle nuove auto, nonostante il calo delle immatricolazioni, nel 2021 sono aumentati più dell’inflazione: del 2,6 contro l’1,9 registrato dai prezzi al consumo. I prezzi delle vetture usate, a causa della crisi dei chip, sono rincarati dello 0,2 per cento.

Pubblicato il 04/02/2022
persona che firma documento relativo all'acquisto dell'automobile
Andamento dei prezzi delle auto nuove ed usate nel 2021

Il mercato automobilistico italiano, pur avendo accusato per il secondo anno consecutivo gli effetti della pandemia, sta cambiando forma: gli automobilisti sono diventati più sensibili ai temi legati alla sostenibilità e, per evitare il rischio di contagio, cercano - per quanto è possibile - di acquistare un’auto (nuova o usata che sia) a scapito del ricorso dei mezzi pubblici.

Infatti, nonostante la persistente gelata delle immatricolazioni nel 2021 (in linea con l’anno precedente, ma in ritardo del 23% rispetto al 2019, prima del Covid), i prezzi delle vetture nuove sono in media aumentati del 2,6% rispetto al 2020. Si tratta, come sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, di un incremento rilevante, se si pensa che nello stesso periodo l’inflazione è stata dell’1,9%.

Lo sprint anche dell’usato: +0,2%

L’aumento dei prezzi non ha comunque riguardato solo le auto nuove: nel confronto con l’anno precedente anche il costo delle autovetture usate è cresciuto, seppur in maniera più contenuta (+0,2%).

Dietro questo spunto registrato dal mercato dell’usato ci sono diversi motivi: dalla domanda delle famiglie che hanno avuto bisogno di comprare un’auto, nonostante le difficoltà economiche (o incertezze sulle entrate finanziarie), all’opzione preferita dagli automobilisti in attesa che si chiarisca meglio la tematica ‘energetica’ o di quelli che hanno visto un ritardo indefinito (a causa dei problemi nelle reti di approvvigionamento incontrate dai produttori) nella consegna dell’auto nuova che hanno scelto. Tutti fattori di spinta la cui forza è, per altro, ancora presente.

Vendute più auto nuove nelle provincie del Nord

Il 2021 è stato anche l’anno in cui il mercato automotive ha registrato, a livello regionale, profonde differenze in termini di rinnovo del parco circolante, del tasso di anzianità, del valore e, soprattutto, della propensione dei cittadini alla svolta ambientalista.

Secondo il più recente studio di Segugio.it, la percentuale di auto nuove sul parco totale, che a livello nazionale ha media del 3%, è stata infatti molto diversa tra le diverse province italiane. Le percentuali più alte sono state registrate a Milano (4,6%), Varese (3,9%) e Como (3,8%), ovvero tra le province più ricche e, per questo, dove è più alto il tasso di circolazione dei cittadini. Agli ultimi posti troviamo invece le province di Ogliastra, Caltanisetta, Nuoro e Medio Campidano. Allo stesso tempo, e sempre a causa della pandemia, sono calati in Italia sia il numero dei sinistri sia la raccolta premi nel mercato delle RC auto.

Le vendite di auto green volano ad Aosta, Gorizia e Vercelli

Per l’incidenza delle auto elettriche sulle nuove divise per province, secondo Segugio.it la migliore è Aosta, dove oltre il 58,1% delle vetture registrate è elettrificata, seguita da Gorizia (43,1%) e Vercelli (42,9%). I valori più bassi si rilevano a Crotone, Agrigento e Rovigo.

È comunque interessante osservare l’alta percentuale di auto green registrata nelle provincie più popolose: da Roma (40,2%) a Milano (37,8%), da Torino (32,2%) a Palermo (28,1%), a Napoli (23,6%).

La contrazione delle vendite di nuove auto nel 2020 e 2021 ha comportato un ulteriore invecchiamento del parco circolante, che oggi si aggira attorno a 11 anni nel Paese: si va dalla provincia più ‘giovane’ di Prato (9,4 anni) a quella più ‘vecchia’ di Ogliastra (14 anni).

La crisi dei chip dietro al rincaro dell’usato

Nel primo semestre 2021, tornando all’Osservatorio Autopromotec, è stato notato che il bilancio parziale dell’andamento dei prezzi aveva evidenziato un rincaro del 2,8% per le auto nuove e un calo dello 0,3% per l’usato su base tendenziale.

Nel secondo semestre la crescita dei prezzi delle auto nuove ha rallentato, mentre i prezzi delle vetture usate hanno ricominciato a crescere, anche a causa della crisi dei chip, una situazione contingente che – come accennato - ha rallentato la produzione e la consegna delle autovetture e ha così fatto crescere la domanda dell’usato. Lo scorso anno anche i prezzi per la manutenzione e la riparazione dei mezzi privati sono cresciuti dell’1,4%, più contenuti i rialzi dei lubrificanti (1,2%) e di pezzi di ricambio e accessori (+0,9%).

A cura di: Fernando Mancini

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