Auto elettriche: Asia leader nelle batterie innovative
Le vendite di auto elettriche saliranno al 10 per cento entro il 2025, con il mercato delle batterie che sarà dominato dai produttori asiatici. Pronte per essere commercializzate le nuove batterie agli ioni di sodio e allo stato solido, più solide e durature. Nuove opportunità di investimento.

Comprare l’auto nuova adesso o aspettare che si schiarisca la confusione che c’è sul mercato a causa della transizione all’elettrico? È una domanda che gli italiani si pongono sempre più spesso e a cui rispondono con un atteggiamento diffusamente attendista, come rivela (in parte) il crollo accusato quest’anno dalle immatricolazioni di nuovi veicoli (-22,8% nei primi undici mesi).
Però negli automobilisti, pur dubbiosi a compiere il passo ‘green’, cresce il desiderio d’informarsi sul perché convenga acquistare un’auto più rispettosa dell’ambiente, sulle tecnologie che ci sono dietro, sui rischi che si corre anticipandone troppo l’acquisto o, viceversa, sui rischi di ‘mettere’ in strada un’auto già vecchia se si sceglie una propulsione a benzina o diesel.
Le vendite di EV al 10% entro il 2025
La strada verso la sostenibilità è comunque presa: nel mondo la quota di vendite di auto elettriche è salita nel 2020 al 4,6% del totale e secondo stime potrebbe raggiungere il 10% entro il 2025.
L’attenzione si concentra sulle tecnologie e, soprattutto, sulle batterie - elemento cuore delle elettriche (EV) -, che hanno un costo elevato e che pongono interrogativi sulla loro durata e smaltimento.
Insomma, anche se il prezzo di un’auto elettrica è sceso e sono migliorate le infrastrutture di ricarica, la batteria resta la componente più costosa di un veicolo elettrico, tenuto conto che rappresenta il 30% del costo totale per i consumatori. È anche uno degli elementi più importanti nel determinare le prestazioni, la sicurezza e la durata di un’auto elettrica.
Le novità: batterie agli ioni di sodio e allo stato solido
La risposta al problema arriverà dalla tecnologia avanzata e, più concretamente, dalle batterie agli ioni di sodio e allo stato solido. È quanto prevede Selina Lu, senior analyst di RBC Global Asset Management, secondo cui questo tipo di batterie potrebbero costare il 30-50% in meno rispetto alle opzioni di batterie EV più economiche oggi disponibili.
Il sodio, infatti, è un elemento più comune e più uniformemente distribuito. Il più grande produttore di batterie al mondo è cinese e ha recentemente annunciato l’adozione di batterie agli ioni di sodio da quest’anno. Queste batterie sono uniche e vantaggiose nelle prestazioni a bassa temperatura, nella ricarica veloce e nell’adattabilità ambientale: la cosa più importante è che la soluzione data da esse potrebbe potenzialmente abbattere i costi di stoccaggio dell’energia.
Le qualità dei nuovi accumulatori
Il fatto che questo tipo di batterie abbia una densità di energia relativamente più bassa, ma funzioni meglio a temperature più basse e abbia una durata di vita più lunga, lo rende - secondo Lu - un buon investimento a lungo termine.
La Cina, che già è leader mondiale del settore, vuole rafforzare la sua posizione: con il sostegno del Governo, il Paese ha iniziato infatti a costruire nuove catene di approvvigionamento per le batterie agli ioni di sodio che dovrebbero entrare in funzione entro il 2023.
E arriviamo alla seconda innovazione: per aumentare di molto la densità di energia e aumentare l’autonomia di guida, la tecnologia a stato solido è la soluzione definitiva. Sono anche più sicure e durature, qualità che rappresentano una vera e propria svolta.
Le opportunità di investimento
Sono tutti presupposti che permettono di credere che le batterie a stato solido diventeranno diffuse dopo il 2025. Le aziende asiatiche, con questo grande attivismo, non solo stanno guidando l’attuale catena di approvvigionamento delle batterie EV, ma stanno preparando la scena per aumentare la loro quota di mercato sviluppando nuove tecnologie per le batterie per le auto elettriche. È quanto sostiene l’analista di RBC Global, la quale si aspetta che le opportunità di investimento emergano da una serie di aree, come ad esempio, le aziende che sono all’avanguardia nei nuovi materiali, componenti, sistemi e metodi di produzione.
Tornando alle convenienze di un’auto elettrica: un automobilista, oltre a pagare meno il bollo auto (con le agevolazioni regionali), grazie alla maggiore sicurezza che questo tipo di vetture offrono (meno rischi d’incendio e di incidenti perché hanno un’autonomia più limitata), risparmia anche nella copertura assicurativa. L’Osservatorio di Segugio.it ne fornisce la giusta misura: le auto elettriche richiedono una polizza RC di 329 euro a fronte di un premio di 333,7 per quelle a benzina, di 369,5 euro per quelle a gas e 415,6 euro per quelle a gasolio.