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Auto: con la fase 2 sono ripartiti di furti

Con la fase 2 sono ripartiti i furti di automobili, nonostante non fossero del tutto scomparsi nemmeno durante la fase di lockdown. Nel 2019 sono state rubate 261 vetture al giorno, per 95.403 unità, e meno del 36 pct è stato ritrovato. Ecco l'analisi.

Pubblicato il 20/05/2020
furto auto
Furti auto

Con la fase 2 sono ripartiti i furti di auto che, comunque, non erano del tutto scomparsi nemmeno durante il periodo di lockdown. Nei primi giorni di maggio (ricordiamo che la prima fase dell’emergenza è finita il 4 maggio) hanno di nuovo accelerato, mentre nel periodo di quarantena forzata era rimasto ‘in esercizio’ solo un ladro su tre. È quanto emerge da una ricerca spot di Lojack, secondo cui “con la parziale riapertura delle attività produttive e commerciali del Paese e l’allentamento delle misure restrittive, anche l’industria dei furti d’auto, mai davvero ferma, si è rimessa in moto”.

Nel 2019 ogni giorno rubate 261 vetture

Nei primi dieci giorni di maggio, continua la nota, “il numero di furti si è triplicato rispetto alla prima decade di aprile, confermando il trend registrato nei primi due mesi dell’anno di leggera crescita rispetto al 2019”. Lo scorso anno in Italia state rubate 95.403 auto, circa 261 ogni giorno. Meno del 36% del totale sottratto è stato ritrovato, di 61mila vetture si sono perse le tracce. Secondo Massimo Ghenzer, presidente LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp (leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati), l’unico modo per contrastare questo problema è la tecnologia.

Col lockdown meno bersagliate le regioni più colpite dal virus

Secondo l’osservatorio LoJack (oltre 300mila vetture protette, distribuite su tutto il territorio nazionale), nei mesi di marzo-aprile un ladro su tre ha continuato la sua attività: la riduzione dei furti ha riguardato in particolare le Regioni più colpite dal virus (Lombardia e Veneto, su tutte) e quelle maggiormente impattate dalle ordinanze restrittive (Campania), mentre in altre (in particolare Puglia e Sicilia) la contrazione è stata meno sensibile e hanno continuato a verificarsi furti d’auto malgrado il lockdown. Valutazioni da un’elaborazione dei dati nazionali furti e recuperi di auto (Ministero dell’Interno).

Durante la quarantena i ladri hanno preferito le utilitarie

Evidentemente, ha spiegato Ghenzer, malgrado la minore circolazione di veicoli e gli stringenti controlli da parte di Forze dell’Ordine e Polizia Municipale, alcuni malviventi hanno cercato di non fermare la propria attività criminale per non perdere la propria fonte di guadagno. In questi circa 60 giorni i ladri hanno messo nel mirino in particolare le utilitarie, maggiormente disponibili su strada (Panda e 500 in primis), e i SUV più diffusi sul mercato (ad esempio Jeep Renegade).

Sin dalle primissime ore della fase 2, gli operatori della centrale operativa LoJack, impegnati nel supportare le Forze dell’Ordine nelle ricerche dei veicoli rubati attraverso la tecnologia della radiofrequenza, hanno registrato immediati segnali di ripresa per questo business ed è presumibile che nei prossimi giorni il trend si consolidi ulteriormente con le organizzazioni criminali impegnate a recuperare il terreno perduto.

Ghenzer, dalla tecnologia la migliore sicurezza

“L’evoluzione da topo d’auto ad hacker fa capire perché sia fondamentale cambiare i modi di contrasto a questi reati, proteggendo le chiavi e usando sistemi di recupero a radiofrequenza o telematici”, ha concluso Ghenzer, “Oggi, come nel telefilm Supercar, le nuove tecnologie vegliano sull’auto, segnalando al proprietario quando la vettura viene “insidiata” o quando oltrepassa una determinata area ‘di sicurezza”.

Chi volesse cautelarsi dalla cattiva sorpresa di non ritrovare più l’auto, perché rubata, deve avere una polizza assicurativa che gli garantisca la maggiore serenità al prezzo più conveniente. In questo Segugio.it potrebbe essere il mezzo più rapido: il sito permette il confronto di prodotti di diverse compagnie assicurative per trovare la soluzione più adatta alle esigenze di ciascuno.

A cura di: Fernando Mancini

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