Assicurazioni: nel 2020 in calo raccolta rami vita e danni
Nel 2020 la raccolta premi dei rami vita e danni è calata del 3,9 per cento a 134,8 miliardi di euro. Il calo maggiore ha riguardato il Settentrione del Paese. La flessione ha interessato tutte le regioni, con l’eccezione di Friuli-Venezia Giulia, Calabria, Molise e, in misura minore, Umbria.

Il mercato assicurativo italiano nel 2020 ha scontato la crisi innescata dal Covid-19, come evidenzia la diminuzione accusata dalla raccolta premi complessiva (rami vita e danni). Il nostro Paese, tuttavia, rimarca ancora una volta le proprie differenze rispetto al resto del mondo: guarda con più attenzione alla protezione della vita e molto meno alla copertura dei danni.
È la fotografia che emerge dal più recente Bollettino statistico dell’Ivass su ‘distribuzione regionale e provinciale dei premi lordi’ relativi all’anno in cui è esplosa la pandemia. La contrazione dei premi, in particolare, ha interessato maggiormente il Nord (dove, comunque, ci si assicura di più) rispetto al Sud.
-3,9% i premi sottoscritti nell’anno del Covid
Nel 2020 la raccolta complessiva dei rami vita e danni è ammontata a 134,8 miliardi di euro, in calo del 3,9% rispetto al 2019. La flessione ha riguardato tutte le regioni ad eccezione di Friuli-Venezia Giulia, Calabria, Molise e, in misura minore, Umbria.
La raccolta, secondo il rapporto, si è localizzata per l’80,5% nel Centro-Nord e, in particolare, per poco più del 61% nelle regioni del Nord. La contrazione maggiore ha interessato il Nord-Ovest (-7%), dove i premi sono ammontati a 47,32 miliardi. Il segno negativo del trend ha accumunato anche il Nord-Est (-4,4% con premi per 31,56 miliardi), il Centro (-3,1% 25,15 miliardi), il Sud (-2,1% a 17,52 miliardi) e le Isole (-4,2% a 7,61 miliardi).
In Italia il ramo vita batte la media OCSE
La raccolta del solo ramo vita è diminuita del 4,4% a 101,3 miliardi. Tuttavia, i dati evidenziano che, nonostante la crisi, lo scarto in favore dell’Italia rispetto alla media Ocse, indice di maggior ricorso all’acquisto di prodotti assicurativi vita, è aumentato nel 2019 a +199 euro dai +153 del 2018.
Per quanto riguarda la distribuzione, la riduzione è stata generalizzata, anche se più intensa nel Nord (-6,9%, 4,4 miliardi). La spesa pro-capite media nazionale nel ramo vita è risultata di 1.704 euro, con valori più elevati nel Nord (2.243 euro nel Nord-Ovest e 2.079 euro nel Nord-Est) e più contenuti nel Sud (955 euro) e Isole (873 euro). Le 37 province con spesa pro capite superiore al valore medio nazionale pari a 1.704 euro sono nel Centro-Nord (30 nel Nord e 7 nel Centro) e raccolgono il 58,5% dei premi vita.
Siamo sempre sottoassicurati nel settore danni
Nel settore danni la raccolta è stata di 33,5 miliardi, in calo del 2,2%, soprattutto per effetto del calo accusato nel Centro-Nord (cui fa capo il 66,4% dei premi). La spesa pro-capite media nazionale è di 564 euro: anche in questo segmento, i valori maggiori si rilevano nel Settentrione. Il confronto del dato nazionale con quello OCSE evidenzia la minore copertura assicurativa dei rischi nel settore danni nel nostro Paese. Il deficit italiano di spesa assicurativa per le coperture danni rispetto alla media OCSE (indice del ben noto fenomeno della sottoassicurazione danni) si è addirittura allargato, a -1.041 euro pro capite (-64%) dai -995 euro dell’anno precedente.
Per quanto concerne il ramo RC auto e natanti, secondo il Bollettino dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, la raccolta nel 2020 è stata pari a 12,5 miliardi di euro, in calo del 5,7% rispetto al 2019. In questo segmento la spesa pro-capite media, a livello Paese, è risultata pari a 210 euro.