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Assicurazioni: le imprese italiane sono sottoassicurate

La posizione assicurativa di 3 imprese italiane su 4 è sconosciuta alla banca con cui hanno rapporti di credito. Lo rende noto Banca d’Italia, confermando il loro stato di sottoassicurazione, soprattutto per quanto riguarda i rischi emergenti come calamità naturali, clima e cyber rischi.

Pubblicato il 03/11/2022
faldone con targhetta insurance
Stato di sottoassicurazione delle imprese italiane

In uno studio di Banca d’Italia ha trovato ulteriore conferma il livello di sottoassicurazione delle imprese del nostro Paese nel confronto internazionale: i premi delle assicurazioni raccolti nel settore (IVASS) dalle compagnie italiane nel 2020 erano pari all’1,9% del PIL, contro una media Ocse del 4,6.

La ricerca mostra, inoltre, un quadro a macchie di leopardo. Da una parte c’è la quasi totalità delle imprese del campione (che include quelle con almeno 20 dipendenti) che ha sottoscritto una polizza per i rischi più diffusi come furto, incendio e responsabilità verso terzi (90%). Invece, dall’altra parte, c’è la bassa quota di imprese assicurate contro i rischi connessi a trasporto merci (52%), insolvenza su crediti o debiti dell’impresa (29%) e, soprattutto, per le tipologie di rischio emergenti come quelli legati a calamità naturali ed eventi climatici (68%) e il cyber risk (30%).

Due i freni: costo delle polizze e mancanza di informazioni

Sono soprattutto due i freni a una maggiore penetrazione delle coperture assicurative tra le aziende: il costo eccessivo della polizza e la mancanza di informazioni adeguate. Appaiono invece trascurabili le altre motivazioni incluse nell’indagine (mancanza di risorse per sottoscrivere la polizza e di fiducia nei confronti delle compagnie).

Mentre la scelta di stipulare una polizza e la spesa assicurativa rispetto al fatturato sono influenzate – a parità di altri fattori - dalla dimensione dell’impresa, dall’area di residenza, dal settore e dall’esposizione al rischio. C’è tuttavia da rilevare che, secondo il report, entrambi gli indicatori sono inferiori per le imprese di minore dimensione e per quelle localizzate al Sud e nelle Isole, mentre sono maggiori per quelle che hanno subito un danno negli anni precedenti o che considerano il rischio rilevante per la loro attività.

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La banca non conosce la posizione assicurativa di 3 imprese su 4

Eppure, stima Via Nazionale, si sottovaluta che i rischi operativi possono incidere significativamente su redditività e condizioni finanziarie delle imprese. In particolare, quelle con meno risorse disponibili possono trovare difficoltà davanti a esborsi inattesi determinati da un evento avverso e ciò può riflettersi sulla loro solvibilità.

La sottoscrizione di specifiche polizze può aiutarle, soprattutto quelle più piccole e quelle caratterizzate da maggiori vincoli di liquidità. Condizioni che potrebbero vederle penalizzate nei finanziamenti. Su questo punto, Banca d’Italia sottolinea il fatto che circa tre imprese su quattro ammettono che la banca con cui hanno rapporti di credito non è informata della loro condizione assicurativa. Ciò suggerisce che, in genere, gli istituti non sembrano tenere conto delle coperture acquistate dell’impresa nella determinazione delle condizioni di offerta.

I rischi emergenti poco coperti nel Sud e nelle Isole

Un’impresa localizzata al Sud o nelle Isole, di piccole dimensioni (con un fatturato di 8 milioni) e che non ha subito un danno negli ultimi 5 anni ha una probabilità di assicurarsi pari al 52% per i rischi climatici e naturali, al 15% per il cyber risk e al 22% per ‘credito e cauzioni’. Le stesse probabilità per un’impresa più grande (fatturato di 60 milioni) del Nord-Est sono rispettivamente al 77, al 33 e al 40 per cento.

In altre parole, la partecipazione al mercato assicurativo tende ad aumentare con la dimensione dell’impresa, anche se il tasso di sottoscrizione è in media più basso al Sud e nelle Isole per tutte le tipologie di rischio. La differenza è particolarmente rilevante per i rischi naturali e climatici, il cyber risk e i rischi connessi al trasporto merci. In particolare, la quota di imprese assicurate contro i rischi ambientali nel Sud-Isole è del 52%, contro oltre il 70% nel Nord.

A cura di: Fernando Mancini

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