Assicurazioni: in crescita raccolta premi vita e danni
Secondo i dati del bollettino IVASS, tra gennaio e settembre dello scorso anno la raccolta vita e danni delle compagnie di assicurazione è stata pari a 110,2 miliardi di euro, in rialzo del 10 per cento. Le banche e la Posta sono il principale canale per prodotti vita.

Gli italiani si assicurano di più, anche se nel nostro Paese il tasso di copertura resta ancora molto basso se confrontato con gli altri mercati occidentali. È quanto emerge dal recente Bollettino Statistico dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, relativo all’attività registrata nei primi nove mesi dello scorso anno.
Tra gennaio e settembre, infatti, la raccolta complessiva dei rami vita e danni realizzata dalle imprese vigilate dall'IVASS e dalle rappresentanze SEE è pari a 110,2 miliardi, in aumento del 10% annuo. Nel dettaglio, le imprese vigilate raccolgono premi per 102,5 miliardi di euro, in crescita dell’8,7%, e le rappresentanze SEE ne raccolgono 7,7 miliardi di euro, in rialzo del +29,3%.
Ramo III segna il miglior risultato di sempre
La raccolta nel settore vita, pari a 82,5 miliardi di euro, aumenta del 12,5% rispetto al 2020. Il recupero è concentrato nel ramo III relativo alle polizze unit e index linked, che aumenta di 10,8 miliardi rispetto ai primi nove mesi 2020 (+50,2%) e segna il miglior risultato mai rilevato, raggiungendo 32,4 miliardi.
Al contrario, i premi derivanti dai Fondi Pensione nel ramo VI diminuiscono di oltre un miliardo e mezzo. In sintonia si è mossa anche la raccolta di ramo V - legata alle operazioni di capitalizzazione – che diminuisce di quasi mezzo miliardo. La nuova produzione del settore vita sale di 6,7 miliardi (+13,1%).
+3% i premi nel settore danni
Segno positivo anche per la raccolta del settore danni, che si attesta a 27,7 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto ai primi nove mesi del 2020. L’Ivass segnala che nel comparto non-auto la raccolta premi riprende la crescita in tutti i rami principali, realizzando un +6,1%. Di segno opposto la tendenza complessiva nel comparto auto, in calo dello 0,8%: se da un lato aumenta la raccolta legata ai CVT (Corpi Veicoli Terrestri), che registra +241 milioni di euro e raggiunge 2,6 miliardi, dall’altro lato prosegue la riduzione del ramo RC auto, che si attesta a 9,3 miliardi, in calo di -334 milioni rispetto al 2020. Una flessione che può essere direttamente collegata al calo delle immatricolazioni e al minore utilizzo dell’auto privata.
Nella distribuzione dei prodotti vita gli ‘sportelli bancari e postali’ rappresentano insieme il principale canale con una copertura del 55,6% del totale, +3,2 miliardi rispetto ai primi nove mesi del 2020. Corrono di più i premi intermediati dai ‘Consulenti finanziari’, che raggiungono il 18,2% del totale e aumentano su base annua di 4,7 miliardi. Secondo la nota ufficiale, crescono anche le “Agenzie con mandato” (+1,2 miliardi) e, in misura minore, i “Brokers”. In controtendenza invece la raccolta effettuata tramite “Agenzie in economia e gerenze”, pari al 9,3% del totale rispetto all’11,3% del 2020.