Arriva l’arbitro assicurativo per le controversie nell’RC Auto
Ci sono delle novità in arrivo per i contenziosi che riguardano il settore delle assicurazioni: infatti dal prossimo anno le liti potranno essere risolte rivolgendosi a un arbitro assicurativo, che sarà istituito presso l'Istituto di Vigilanza. Scopriamo di più.

Una nuova figura extra giudiziale sarà pienamente attiva dal 2020 nel settore dell’RC Auto. Si tratta del cosiddetto arbitro assicurativo, il nuovo organismo istituito presso l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) che avrà il compito di dirimere le controversie tra assicurati e compagnie. L’arbitro non sarà utilizzato in sostituzione della giustizia ordinaria, ma rappresenterà un sistema alternativo per la risoluzione delle liti al di fuori del tribunale e senza alcuna regolamentazione predefinita dal Codice.
Le parti in causa potranno quindi rivolgersi al collegio senza essere assistite da un avvocato, depositando la documentazione relativa alla controversia anche online.
I soggetti che compongono il collegio
Per l’esattezza si parla di cinque soggetti, che dovranno essere in possesso di determinati requisiti di esperienza, onorabilità e professionalità.
L’arbitro assicurativo non avrà un’articolazione territoriale, mentre per diventare pienamente operativo si dovrà attendere il decreto del MISE e il conseguente regolamento dell’Istituto di Vigilanza.
L’iter attuale per le liti assicurative
In caso di controversie, l’assicurato può presentare un reclamo all’ufficio della compagnia. L’esposto dovrà contenere le generalità e il domicilio del reclamante, la denominazione dell'impresa (o del perito di cui si lamenta l'operato) e una breve descrizione del motivo della lamentela, oltre a tutti i documenti che provano il fatto.
La stessa agenzia ha 45 giorni di tempo per rispondere e qualora l’utente non sia soddisfatto della replica ricevuta, potrà contattare l'IVASS.
L’Istituto avvia una prima fase di istruttoria, in cui chiede all’assicurazione di fornire la risposta necessaria al problema esposto dall’assicurato. L’indagine deve concludersi entro 120 giorni, mentre l’Istituto avvierà un procedimento sanzionatorio nei confronti della compagnia qualora dovesse ravvisare delle inadempienze della stessa, dandone notizia nel bollettino periodico e sul proprio sito internet.
Ricordiamo che nel 2018 i reclami per il settore RC Auto sono stati 45.896 (il 47% del totale), una cifra che è in diminuzione dell’8,02% rispetto all’anno precedente (dati IVASS). Tuttavia, ci sono state alcune imprese che hanno fatto segnare aumenti di reclami significativi: tra le compagnie italiane, ITAS Mutua (+61.3%, +303 reclami), DARAG (+195%, +133 reclami) ed Amissima (+27%, +223 reclami).
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