A marzo i veicoli commerciali confermano il segno positivo
Si conferma il segno più per il mercato dei veicoli commerciali in questo primo trimestre dell'anno. E l'Associazione delle Case Automobilistiche Estere chiede che venga rifinanziato il fondo per l'acquisto di veicoli diversi dall'elettrico, in modo da sostituire il parco circolante.
Aggiornato il 16/04/2021

Buona la performance dei veicoli commerciali. Anche nel mese di marzo si conferma il segno positivo per questo mercato. Il mese scorso si contano, infatti, 18.230 unità immatricolate: un dato in crescita del 5,4% rispetto a marzo 2019. Il confronto non viene effettuato con il mese di marzo dello scorso anno, quando l’Italia era in pieno lockdown. Secondo l’indagine effettuata dal Centro Studi e Statistiche Unrae, il primo trimestre del 2021 si chiude sugli stessi livelli del 2019 a 46.140 immatricolazioni.
Il risultato positivo è da ricondurre, secondo l’Associazione, agli incentivi messi in campo dal Governo. Da qui anche l’appello del sodalizio perché ci sia un nuovo rifinanziamento del fondo, almeno fino a fine giugno. “Il mercato si mantiene in territorio positivo grazie al contributo degli incentivi governativi - afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - e il fondo destinato alle alimentazioni non elettriche si è esaurito nel giro di pochissimi giorni accelerando il processo di sostituzione di un parco che, secondo le ultime stime UNRAE, a fine 2020, su un totale di 4.025.000 veicoli commerciali circolanti, presentava ancora una quota del 46% di ante Euro 4, quindi con più di 15 anni di anzianità”.
L’Unrae - in considerazione degli effetti positivi generati dai nuovi veicoli a basso impatto emissivo, in termini ambientali, di sicurezza stradale e per le casse dello Stato - chiede con urgenza il rifinanziamento del fondo per l’acquisto, a fronte di rottamazione, di veicoli con alimentazione diversa dall’elettrico. “Lo stanziamento dovrebbe consentire una copertura quantomeno fino a fine giugno, periodo già previsto dalla Legge di Bilancio che ha introdotto gli incentivi”, continua Crisci.
L’analisi del mercato
Nel primo bimestre dell’anno l’analisi del mercato dei veicoli pesanti conferma i privati in territorio positivo con un +3,5% ed una quota che sale di quasi 1 punto al 23,3% del totale, in un mercato complessivo stabile rispetto al gennaio-febbraio 2020.
A perdere i colpi sono le autoimmatricolazioni con una flessione pari al 16,2% dei volumi: si scende - secondo l’indagine di Unrae - al 5,1% di rappresentatività sul totale (-1 p.p.). Non va meglio per il il noleggio a lungo termine, che registra un calo del 7,6% e si ferma al 21,2% di quota (-1,7 p.p.). Recupera il breve termine con un recupero del 28,2% e un rialzo al 5,3% di share (+1,2 p.p.).
Sotto il profilo delle alimentazioni, nel 1° bimestre del 2021, c’è pure il diesel a mostrarsi in leggera perdita: la quota scende all’87,2% (-1,4 p.p.). Calo a doppia cifra per il motore a benzina che scende al 3,3%, mentre il metano si ferma all’1,9%. Nel corso dei primi due mesi dell’anno si registra un recupero del Gpl, che permette di raddoppiare la quota e portarsi all’1,8% del totale.
Ancora una volta si segnala, inoltre, la forte crescita dei veicoli ibridi: questi mezzi duplicano la share sfiorando il 5% del totale mercato. L’indagine di Unrae svela, infine, che i veicoli BEV nel 1° bimestre rappresentano lo 0,8% del totale (+0,4 p.p.). Nei mesi di gennaio-febbraio perde lo 0,9% la CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, a 192,7 g/km rispetto ai 194,4 dello stesso periodo 2020.
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