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A che punto siamo con gli sconti obbligatori sull’RC Auto

Pubblicato il 02/08/2019
A che punto siamo con gli sconti obbligatori sull’RC Auto

Sarebbero dovuti partire il 10 luglio del 2018 e invece, a distanza di quasi un anno, gli sconti obbligatori previsti dal Ddl concorrenza vengono applicati solo a discrezione delle compagnie.

L’imposizione dei bonus è ancora lontana a causa della mancanza del Decreto attuativo, che secondo il Ministero competente è fermo in pubblica consultazione per alcune criticità legate alla scatola nera.

Due i punti che fanno discutere 

Ricordiamo che l’installazione sul mezzo della black box è un requisito fondamentale affinché si possano applicare gli sconti. Il primo problema attiene alla privacy del dispositivo, visto che si discute sull’eventuale necessità di monitorare lo stile di guida di ciascun assicurato anche quando non si verificano sinistri, al fine di calcolare meglio l’entità dello sconto e dunque la tariffa RC Auto.

La seconda criticità sulla scatola nera riguarda invece la sua attendibilità. La bozza del Decreto attuativo riconosce allo stesso congegno un margine di tolleranza di 10 metri sulla determinazione dell’esatta posizione del veicolo, uno scarto considerato troppo alto per definire con certezza la dinamica di un incidente.

Già esistente il regolamento per gli sconti

Le modalità per determinare i tagli alle tariffe decisi dal Ddl concorrenza sono state disciplinate dal Regolamento 37/2018 dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni). La scatola nera è anche alla base dei cosiddetti sconti aggiuntivi, che saranno applicati ai soggetti che negli ultimi quattro anni non hanno provocato sinistri con responsabilità esclusiva o principale o paritaria. Gli assicurati interessati sono solo quelli risiedano nelle province a maggiore tasso di sinistrosità e con premio medio più elevato, rispondenti a una lista che comprende le province di Toscana (tranne Arezzo, Grosseto e Siena), Puglia (eccetto Lecce), Calabria e Campania (a esclusione di Cosenza e Avellino).

Scatola nera sempre più diffusa

Nella news “RC Auto: è ufficiale, nel 2019 calano le tariffe” abbiamo riportato che la black box è attiva nel 21,1% delle stipule RC Auto, una percentuale molto più alta rispetto al 2013, quando il valore si fermava all’11%. Il suo montaggio è più frequente nelle regioni meridionali, con le province di Napoli e Caserta che l’hanno inserita rispettivamente nel 55% e 64,1% dei contratti sottoscritti.

L’installazione della black box è sempre una sicurezza in termine di risparmio, poiché secondo gli esperti consente un taglio delle tariffe fino al 20% nelle zone più a rischio frode.

Il risparmio arriva anche da Segugio.it

Gli assicurati sanno che il portale consente di confrontare le migliori tariffe assicurative sul mercato. Facciamo una simulazione relativa al giorno 22 luglio 2019. Ipotizzando di voler rinnovare la polizza di una Fiat Panda 0.9 TwinAir Turbo Natural Power Lounge acquistata nel 2014 da un’assicurata 40enne di Milano (prima classe di merito, unico guidatore, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, patente mai sospesa, percorrenza media annua di 15.000 chilometri), si scopre che il miglior prezzo è quello praticato da Verti, 212,13 euro, con una copertura con formula di guida esperta (automobilisti con più di 23 anni). L’assicurazione garantisce massimali che si attestano sui 7 milioni di euro per i danni alle persone e 2,5 milioni di euro per quelli alle cose. 

A cura di: Paola Campanelli

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