2,6 milioni di veicoli in Italia circolano senza la copertura assicurativa
Oltre 2 milioni di automobilisti in Italia non pagano il premio assicurativo, rischiando multe molto salate. Eppure l’Rc Auto è la copertura assicurativa obbligatoria finalizzata a risarcire i danni causati dalla circolazione del proprio veicolo a terzi.

Sono 2,6 milioni i veicoli che circolano in Italia senza alcuna copertura assicurativa. È il dato diffuso dall’Ania nella sua Assemblea annuale. Da qui anche l’appello lanciato dal ‘numero uno’ dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative, la presidente Maria Bianca Farina, che sostiene che il fenomeno vada contrastato attivamente con l'uso delle tecnologia.
Oltre 2 milioni di conducenti nel nostro Paese non pagano, dunque, il premio assicurativo e rischiano sanzioni pesanti. L’Rc Auto è la copertura assicurativa obbligatoria prevista per risarcire i danni causati dalla circolazione del proprio veicolo a terzi. L’autore del sinistro viene tutelato nei limiti previsti da un massimale. Qualora il danno fosse superiore della cifra massima indennizzabile da parte dell’assicuratore toccherà all’assicurato far fronte alla parte in eccesso.
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Giù la raccolta premi nel primo semestre
Nei primi sei mesi dell’anno è calata di circa 9 punti percentuali la raccolta premi totale. Si è passati da 70 a 64 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo rivela il presidente dell’Ivass, Daniele Franco, che sottolinea che il calo principale è relativo soprattutto al settore vita. Qui la raccolta è diminuita da 53,1 a 47,5 miliardi. Nei mesi di luglio, agosto e settembre la raccolta del ramo vita era tornata ai valori registrati nello stesso periodo del 2019.
La raccolta premi è calata del 3 per cento nel settore danni, dove si è passati da 16,7 a 16,2 miliardi. L’incidenza dei costi per sinistri e spese di gestione dei premi è diminuita ed è passata dal 92 per cento del primo semestre del 2019 all’85 per cento dello stesso periodo del 2020. È tra i valori più bassi; negli anni passati, infatti, il rapporto aveva oscillato tra l’88 e il 93 per cento.
I premi Rc auto sono diminuiti, invece, di oltre il 5% nei primi otto mesi dell'anno e, nella stessa misura, è sceso il premio medio per veicolo.
In calo anche la frequenza dei sinistri nei primi sei mesi dell’anno. L’Ivass, nella Relazione annuale, aveva già evidenziato che il calo della sinistrosità del ramo Rc auto era nell’ordine del 50 per cento tra il primo febbraio e il 15 maggio. Un andamento che, sebbene si sia leggermente smorzato nei mesi successivi, resta comunque considerevole.
Tra il 1° febbraio e il 15 settembre la flessione rispetto al medesimo periodo del 2019 è stimata tra il 35 e il 40 per cento. “Nella Relazione avevamo auspicato l’adozione di iniziative in favore degli assicurati, che in molti casi sono state avviate. Stiamo ora acquisendo dalle compagnie un quadro organico e aggiornato di queste misure per meglio comprenderne la tipologia e la portata”, fa sapere il presidente dell’Ivass, Daniele Franco.
È su questo punto che intervengono le associazioni dei consumatori. Il Codacons reclama che i clienti vengano rimborsati per i mesi di lockdown. Polemiche anche da parte dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc) secondo cui il premio "non scende abbastanza, considerato il crollo dei sinistri".
L'emergenza Coronavirus e il conseguente lockdown, imposto dal governo per ridurre i contagi, hanno ridotto drasticamente il numero degli incidenti stradali, al punto che "gli oneri per sinistri sono diminuiti del 9%, da 14,4 a 13,1 miliardi" così come ha riferito Franco. Il risparmio per le società assicurative è stato di oltre un miliardo.