Controllare i pneumatici fa risparmiare fino a 83 euro

Utilizzare l’auto in modo più sicuro, inquinando meno e, contemporaneamente, risparmiare? Si può. Basta che i consumatori italiani assumano piccoli accorgimenti, come il checkup periodico dei pneumatici.
In particolare, secondo uno studio di Federpneus, l’associazione nazionale dei rivenditori specialisti di pneumatici, il controllo della pressione dei pneumatici può far risparmiare mediamente a ogni automobilista 83 euro all’anno e può far diminuire le emissioni di CO2 di 120 chilogrammi.
Dalla ricerca, in particolare, emerge che se si calcola una percorrenza media annuale di circa 15mila km, con un consumo medio di un litro di benzina per 12 km si arriva a un consumo totale in un anno di 1.250 litri.
Stando a un documento ufficiale della Commissione Europea, una pressione troppo bassa dei pneumatici provoca una maggiore resistenza al rotolamento che si traduce in un maggior consumo di carburante che può arrivare fino al 4%.
In un anno, quindi, il maggior consumo di carburante per automobilista che circola con pneumatici sgonfi può arrivare a 50 litri. Al costo medio odierno della benzina un maggior consumo di 50 litri corrisponde a una maggiore spesa di circa 83 euro.
Più controlli alle gomme, meno CO2
Ma non è tutto: dal momento che ogni litro di benzina consumato porta ad un’emissione di 2,4 kg di CO2, il maggior consumo di 50 litri di benzina si traduce anche in maggiori emissioni di 120 kg di CO2 in un anno.
Intanto nei primi tre mesi del 2019, secondo un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro sulla base dei dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico,le emissioni di CO2 derivateda benzina e gasolio per autotrazione sono diminuite dello 0,3% tendenziale (a 72.831 tonnellate). Nel solo mese di marzo le emissioni di CO2 sono calate (per il secondo mese consecutivo) sia nel comparto della benzina sia in quello del gasolio e, in entrambi i casi, la diminuzione è stata pari al 3,9%. Questo calo è, in parte, ascrivibile anche alla maggiore attenzione dei consumatori alle condizioni dei pneumatici delle loro vetture.
Con la bassa pressione i pneumatici si consumano in fretta
Sia la maggiore spesa sia l’aumento delle emissioni di CO2 sono quindi evitabili grazie al controllo della pressione dei pneumatici. Le società produttrici di gomme stanno investendo molto nella ricerca per rendere meno inquinante il trasporto su strada, intervenendo soprattutto sui costi e sulle emissioni dei veicoli.
L’indagine della Commissione Ue rileva comunque un altro aspetto interessante per le tasche dei consumatori: guidare con pneumatici insufficientemente gonfiati può determinare riduzioni della durata dei pneumatici stessi fino al 45%. Questo, di riflesso, comporta un ulteriore rilevante effetto economico per l’automobilista derivante dalla necessità di sostituire i pneumatici più frequentemente. Per tutti questi motivi Federpneus consiglia gli automobilisti di effettuare un accurato controllo della pressione delle gomme, soprattutto prima di mettersi in un lungo viaggio.
Meglio rivolgersi a un gommista professionista
A trarre giovamento da questo checkup sarà non solo il portafoglio, ma anche la sicurezza della circolazione, visto che i pneumatici non correttamente gonfiati non solo si consumano più velocemente ma possono anche essere pericolosi. Da parte loro gli automobilisti, oltre che ‘ispezionare’ regolarmente la situazione gomme, possono risparmiare anche stipulando una polizza Rc auto disegnata su misura.
Un aiuto, in questo senso, può arrivare sicuramente da Segugio.it, portale che permette di confrontare le assicurazioni più convenienti, nel rispetto delle proprie esigenze. Tornando ai controlli necessari per avere i pneumatici efficienti gli esperti, suggeriscono di rivolgersi a rivenditori specialisti, che hanno a loro disposizione sia le conoscenze tecniche sia le attrezzature tecnologicamente più aggiornate, sia gli strumenti tarati per compiere questo controllo in piena sicurezza per l’automobilista.
Si tratta di professionisti, per altro, riconosciuti dalla legge (art. 122/92)e sono tenuti ad avere e mantenere una serie di requisiti tecnici e attrezzature specifiche, al fine di garantire un più elevato grado di sicurezza stradale.