Acea: aumentare conoscenza sistemi di sicurezza delle auto

In Europa i morti per incidenti stradali sono ulteriormente scesi durante lo scorso anno, ma non basta. L’Associazione europea dei costruttori di auto (Acea) continua a lavorare per sensibilizzare i conducenti perché adottino le nuove tecnologie di sicurezza di cui sono dotate le vetture già in circolazione e quelle che arriveranno sul mercato.
Per questo motivo l’Acea, che raggruppa i 15 maggiori produttori di veicoli in Europa (settore che occupa direttamente e indirettamente 13,3 milioni di persone, il 6,1% della popolazione attiva), ha lanciato un nuovo sito web il cui scopo è quello di far conoscere i nuovi sistemi di sicurezza, attiva e passiva. I dati pubblicati dalla Commissione europea all'inizio di aprile, d’altronde, mostrano sì che lo scorso anno sulle strade del Vecchio Continente ci sono stati ‘solo’ 25.100 morti, un quinto in meno rispetto a quanto registrato nel 2010.
Ma, sebbene le strade dell’Ue siano ancora di gran lunga le più sicure a livello mondiale, i miglioramenti fatti in questo senso negli ultimi anni si sono stabilizzati. Le cifre, infatti, rivelano che lo scorso anno i morti sono diminuiti di appena l'1% rispetto al 2017.
Ue: nuovi standard sulle dotazioni di serie dal 2022
Per questo, le istituzioni dell'Unione europea hanno firmato recentemente la revisione del regolamento sulla sicurezza generale, che stabilisce gli standard delle tecnologie di sicurezza che devono essere inclusi di serie nei nuovi tipi di automobili a partire dal 2022.
Il documento, in particolare, ha posto l’attenzione sulla frenata d'emergenza autonoma (Aeb), sui sistemi di mantenimento della corsia e – seppur con i costruttori contrari perché non lo ritengono a prova di errore al 100% - sull'Intelligent Speed Assistance (Isa).
Ovvero sul sistema che fa rallentare automaticamente l’auto, intervenendo sul motore, se la velocità è superiore ai limiti. Il problema sta nella conoscenza di queste novità. Oggi, ha siegato ha spiegato Erik Jonnaert, segretario generale Acea, “le macchine sono già dotate di una vasta gamma di misure di sicurezza.
Una delle nostre principali preoccupazioni è che molti conducenti non siano semplicemente a conoscenza dell’esistenza di queste tecnologie, e tantomeno delle numerose nuove funzioni di sicurezza che saranno montate su tutte le nuove autovetture nel giro di pochi anni”.
Un sito che spiega le nuove tecnologie
Acea, con l'intenzione di affrontare e risolvere questo problema, ha quindi lanciato un nuovo sito web (www.roadsafetyfacts.eu), che mette a disposizione una panoramica basata su tutto ciò che riguarda la tecnologia di sicurezza dei veicoli e la sicurezza stradale.
L’obiettivo, attraverso info-grafiche educative messe a disposizione, è quello di spiegare le varie caratteristiche di sicurezza in modo chiaro e semplice. Questa nuova campagna, ha precisato la stessa Acea, fa parte dell'impegno del settore a comunicare meglio ai cittadini sulla guida sicura e l'uso più efficace delle funzioni di sicurezza oggi a disposizione.
"I produttori di automobili – ha sottolineato ancora Jonnaert - sono impegnati a informare i conducenti sulle caratteristiche di sicurezza già disponibili nei loro veicoli, oltre a rendere le auto ancora più sicure in futuro”. In effetti, il nuovo sito web illustra le ultime novità in fatto di tecnologia della sicurezza attiva che possono prevenire del tutto gli incidenti o almeno mitigarne l'impatto, dal momento che molti di questi sistemi diventeranno apparecchiature standard tra tre anni.
Comunque, ha concluso il segretario dell’Acea, “la tecnologia dei veicoli non è l'unica risposta” per aumentare la sicurezza sulle strade. Per limitare gli incidenti stradali “dobbiamo combinare la tecnologia dei veicoli a comportamenti di guida più sicuri e infrastrutture stradali migliori”.
Un consumatore, nel frattempo, può garantirsi un viaggio più tranquillo con una polizza assicurativa su misura, scegliendola tra le offerte delle varie compagnie comparate sul sito Segugio.it.
Per meno inquinamento favorire le auto elettriche
Intanto l’Acea si muove anche sul fronte delle auto elettriche, denunciando il fatto che questo tuo di veicoli in Europa sono ancora troppo pochi. Non solo. Il calo delle vendite di vetture diesel a favore di quelle a benzina (che emettono tra il 10 e il 40% in più di anidride carbonica), argomento già trattato di recente nella news "Il diesel piace sempre meno agli italiani", ha comportato nel frattempo un aumento del tasso d’inquinamento. Per questo motivo, ha sostenuto Jonnaert, bisogna fare pressione sui Governi Ue perché “effettuinomaggiori investimenti infrastrutturali a sostegno le vendite delle auto elettriche”.
I consumatori, infatti, sono frenati soprattutto dal costo delle auto elettriche e dalla scarsità delle infrastrutture di ricarica. Dalle più recenti statistiche ufficiali emerge che nel 2018 solo il 2% delle vetture nuove immatricolate fossero elettriche, mentre la quota di quelle a benzina è aumentata di 6,5 punti al 56,7% del totale di vetture immatricolate.