Parte in ritardo l’Ecobonus su elettriche e ibride
Aggiornato il 25/04/2019

La procedura per erogare l’Ecobonus, l’incentivo a cui hanno diritto coloro che acquistano un’auto o una moto a basse emissioni, è attiva solo dallo scorso 8 aprile, una data che risulta in forte ritardo rispetto a quella del primo di marzo prospettata inizialmente dal Governo, a causa sembra di problemi riscontrati di ordine burocratico.
L’incentivo resterà in vigore fino a fine anno per le due ruote e fino al 31 dicembre del 2021 per le quattroruote, ma si potrà usufruire di entrambi gli incentivi salvo esaurimento fondi, che per le auto ammontano a 60 milioni di euro per il 2019 (ma in tre tranche da 20 milioni ciascuna), 70 milioni per il 2020 e 70 milioni per il 2021, mentre per le moto solo 10 milioni di euro.
Come ottenere l’Ecobonus?
Chi compra un mezzo ecologico deve solo rivolgersi alla concessionaria, che ha il compito di registrarsi alla piattaforma dedicata messa a disposizione dal MiSe (Ministero dello Sviluppo Economico) e prenotarlo. A questo punto, il venditore potrà riconoscere la detrazione all’acquirente sotto forma di sconto sul prezzo di listino del veicolo, ottenendone il rimborso dalla Casa costruttrice. Per questa, l’importo erogato per l’Ecobonus sarà invece trasformato in un credito d’imposta.
A quanto ammonta l’agevolazione per chi acquista un veicolo ecologico?
Il taglio è di 6.000 euro per chi rottama la vecchia auto fino alla classe di emissione Euro 4 e ne immatricola una nuova che emette fino a 20 grammi per chilometro di CO2 (anidride carbonica), mentre ammonta a 2.500 euro se le emissioni sono comprese tra i 21 e i 70 grammi. Senza la rottamazione, i due importi scendono rispettivamente a 4.000 e 1.500 euro.
Per le moto, l’Ecobonus viene riconosciuto a chi ne acquista una elettrica o ibrida con potenza inferiore o uguale a 11 kW (15 cavalli) e contestualmente rottama un veicolo di pari categoria con classe di emissione fino alla Euro 2. L’incentivo è pari al 30% del prezzo d'acquisto e non può superare la soglia massima dei 3.000 euro.
Auto ibride ed elettriche: non si risparmia solo sul carburante
Nelle news “Auto elettriche: perché sono più convenienti delle tradizionali” e “Il diesel piace sempre meno agli italiani” abbiamo riportato che le tariffe assicurative per queste auto risultano generalmente più basse. Per le ibride si parla di meno 5-10% rispetto al premio pagato per un veicolo a carburante tradizionale, mentre per le elettriche il taglio può salire fino al 20-30%.
Ricordiamo che il massimo risparmio si può ottenere effettuando una simulazione servendosi del form di Segugio.it, il portale online che individua e confronta le polizze auto più economiche in modo semplice e veloce. Per avere un’idea di quanto si può spendere per un mezzo ecologico, riportiamo qui di seguito due preventivi, uno per l’auto ibrida e l’altro per quella elettrica.
Ipotizzando al 17 di aprile la richiesta di un 40enne di Milano (single, prima classe di merito, nessun sinistro negli ultimi 5 anni, percorrenza di 15 mila chilometri ogni 12 mesi) che assicura una Volkswagen e-Golf (veicolo totalmente elettrico), si distingue la polizza di Italiana Assicurazioni, che fa pagare 161,10 euro l'anno. Si tratta di un contratto con formula di guida esperta, che consente l’utilizzo della quattroruote a tutti i conducenti che hanno un’età superiore ai 26 anni.
Supponendo invece che lo stesso assicurato voglia stipulare una polizza per una Kia Optima 2.0 GDi 205CV Plug-in Hybrid (veicolo ibrido), converrà sottoscrivere l’assicurazione proposta da Verti, 230,01 euro, anch’essa con formula di guida esperta (ma per conducenti maggiori di 23 anni). Nel caso in cui il veicolo assicurato sia guidato da persona in stato di ebbrezza e solamente per il primo sinistro, Verti limiterà la rivalsa nei confronti dell’assicurato, del proprietario e del conducente a 2.500 euro.