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Auto nuove: già partito l’Ecobonus varato dal Governo

Pubblicato il 18/03/2019
Auto nuove: già partito l’Ecobonus varato dal Governo

Dallo scorso primo di marzo è entrato in vigore l’Ecobonus, un incentivo a cui hanno diritto coloro che acquistano un’auto nuova a basse emissioni. La misura, approvata nell’ultima Finanziaria, riguarderà gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre del 2021, interessando le automobili (categoria M1) che emettono fino a 70 grammi per chilometro di anidride carbonica (CO2) e che hanno un prezzo di listino massimo di 61 mila euro.

Il contributo è di 6.000 euro per chi rottama la vecchia macchina fino alla classe di emissione Euro 4 e ne immatricola una nella fascia di emissione 0-20 grammi per chilometro (g/km), mentre ammonta a 2.500 euro per i mezzi nuovi i cui valori di CO2 sono compresi tra i 21 e i 70 grammi. Senza la rottamazione, i due importi scendono rispettivamente a 4.000 e 1.500 euro.

Un taglio di spesa importante per chi acquista queste vetture, che può essere un bel risparmio da impiegare ad esempio nella manutenzione o nelle annualità dell’assicurazione. Anche in questo caso ricordiamo che per scegliere la polizza RC Auto migliore del mercato basterà cercarla su Segugio.it, il portale online che individua e confronta le proposte assicurative più convenienti di più compagnie in pochi minuti.

Alcuni modelli che usufruiscono degli incentivi

Le vetture con emissioni fino a 20 g/km di CO2 sono tutte ad alimentazione elettrica. Tra queste, troviamo la BMW i3, la Citroën C-Zero e e-Méhari, la Hyundai Ioniq e Kona, la Nissan Leaf, la Renault Zoe, la Smart Fortwo EV, la e-Up! e e-Golf. I modelli che invece emettono fra 21 e 70 g/km di CO2 sono tutte ibride plug-in (ricaricabili): ricordiamo la Audi A3 Sportback e-tron, la Volvo S60 T8 Twin Engine, la Kia Niro PHEV e Optima plug-in hybrid, la Mitsubishi Outlander PHEV, la Toyota Prius Plug-in.

Agevolazioni anche per le due ruote

Si tratta di un incentivo da applicare a coloro che acquistano una moto con cilindrata di 50 centimetri cubici ibrida o elettrica e contestualmente rottamano un veicolo della stessa categoria con classe di emissione fino alla Euro 2. L'agevolazione, attualmente prevista solo per il 2019, ammonta al 30% del prezzo d'acquisto e non può superare la soglia massima dei 3.000 euro.

Dal primo marzo anche l’imposta per le vetture che inquinano di più

Nello stesso periodo è entrata in vigore la cosiddetta ecotassa che ha il fine di penalizzare le quattroruote con emissioni di anidride carbonica superiori a determinati valori. La tassa si applica anche in questo caso alle sole automobili nuove e deve essere corrisposta una sola volta all’atto della prima immatricolazione del mezzo. Nella news “Ecotassa sull’auto? Si, ma solo dopo il primo di marzo” abbiamo specificato che sono previsti quattro scaglioni di imposta: per emissioni di CO2 da 160 a 175 g/km c’è un sovrapprezzo da applicare al prezzo di listino di 1.100 euro, mentre nelle fasce di emissione 176-200, 201-250 e oltre i 250 grammi per chilometro, gli importi da sommare sono rispettivamente di 1.600, 2.000 e 2.500 euro. Ricordiamo che l’ecotassa viene applicata anche ai veicoli esteri che devono essere nuovamente targati in Italia, mentre non riguarda le nuove vetture acquistate dai portatori di handicap.

Incentivo e imposta: riguarderanno solo una piccola parte delle vendite 

Uno studio di Mazda Italia (su dati del Ministero dei Trasporti) rivela che le due misure interesseranno una quota marginale del mercato. Se infatti fossero state in vigore già lo scorso anno, avrebbero interessato solo il 3,4% delle vendite totali: in particolare, per l’ecotassa si è stimato il 2,9% delle immatricolazioni totali, mentre per l’ecobonus solo lo 0,5%.

A cura di: Paola Campanelli

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