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Auto: cosa ne pensano i più giovani?

Pubblicato il 12/03/2019
Auto: cosa ne pensano i più giovani?

Il rapporto tra giovani e quattroruote è stato recentemente oggetto di indagine da parte della società di consulenza Bain & Company, che ha utilizzato come campione circa 2.700 Millennials (i nati tra il 1984 e il 1995) di Italia, Germania e Regno Unito. Il dato più importante emerso dalla ricerca è che per i giovani la vettura di proprietà non è più una priorità, visto che nella classifica delle preferenze è in coda al conto corrente, all’acquisto della casa, alle vacanze e alle spese quotidiane. Nonostante questo, in Italia l’auto è ancora un bene necessario, e oltre il 90% dei giovani sono in possesso di una patente di guida.

Il problema del lavoro e lo sviluppo della mobilità alternativa

I Millennials italiani si trovano in un contesto economico più difficile rispetto al passato, caratterizzato da una maggiore precarietà lavorativa e questo ha fatto sì che le immatricolazioni di vetture intestate ai 18-29enni sul territorio nazionale siano calate del 50% tra il 2008 e il 2017.

A decretare il declino dell’auto privata, anche le moderne alternative sviluppatesi nei trasporti. Il car sharing su tutte, giudicato una soluzione comoda ed economica per l’eliminazione dei costi fissi (come bollo, assicurazione e manutenzione) e della spesa per il carburante (già compreso nella tariffa)

Sì all’auto elettrica

Rispetto alle precedenti generazioni, i millennials sono più sensibili alla sostenibilità ambientale, apprezzando le vetture che inquinano di meno. Le auto a zero emissioni vengono preferite solo in presenza di incentivi all’acquisto, oppure a parità di condizioni economiche rispetto a una vettura alimentata a benzina o a gasolio.

A questo proposito, l’Italia ha agevolato l’acquisto dei mezzi più “puliti” con gli ecobonus varati a partire dallo scorso primo marzo, che scattano per le quattroruote le cui soglie di anidride carbonica si attestano sotto i 71 grammi per chilometro (ne parliamo in “Ecotassa sull’auto? Si, ma solo dopo il primo di marzo”). Il contributo è di 6.000 euro per chi rottama la vecchia macchina (fino alla classe Euro 4) e ne compra una nuova elettrica nella fascia di emissioni 0-20 grammi per chilometro, mentre scende a 2.500 euro per i mezzi ibridi i cui valori di CO2 sono compresi tra i 21 e i 70 grammi.

I millennials sono invece scettici nei confronti della guida autonoma: pochi intervistati si dicono completamente d’accordo con l’idea di una vettura che si muove senza l’assistenza del guidatore e ancora meno sono quelli che vorrebbero pagare un surplus al prezzo di listino per avere questa tecnologia.

Giovani e RC Auto

Ricordiamo che per quanto gli under 30 siano la fascia d’età più penalizzata in termini di costi assicurativi, esistono delle soluzioni che consentono di tagliare il prezzo della polizza.

Prima di tutto l’applicazione della Legge Bersani, in vigore dal 2007, che permette ai giovani guidatori di usufruire della stessa classe di merito di uno dei familiari conviventi (in genere genitori o fratelli/sorelle). È importante sottolineare che è possibile acquisire la classe CU solo da un veicolo circolante e assicurato, e solo se il mezzo acquistato non è stato mai assicurato dal nuovo proprietario. Bisogna però tenere presente che una polizza con una classe ereditata ha comunque un costo più alto di una stipulata da un assicurato con la stessa classe di merito acquisita con il tempo. La differenza dipende dal maggiore peso, nel calcolo del premio polizza, della storia assicurativa del contraente (la tabella riportata nell’attestato di rischio in cui vengono specificati il numero di sinistri negli ultimi 5 anni e se si è stati assicurati).

Come trovare l’assicurazione più economica

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A cura di: Paola Campanelli

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