RC Auto: il MIT pronto a convocare un tavolo tecnico
Il Ministero dei Trasporti ha voluto convocare un tavolo tecnico con l’obiettivo di programmare le linee guida sulla tracciabilità dei lavori a regola d’arte, in modo che l’assicurato esca dalla carrozzeria con una vettura sicura. Scopriamo di più a riguardo.

Il lavoro eseguito in carrozzeria su un veicolo a seguito di un sinistro è l’argomento alla base del tavolo tecnico RC Auto che il MIT (Ministero dei Trasporti) vuole convocare nei prossimi giorni.
L’obiettivo di questa riunione, a cui parteciperanno CNA, Confartigianato, ANIA (Associazione delle assicurazioni), IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) e Federcarrozzieri, è di far emergere le linee guida riguardanti la tracciabilità delle riparazioni eseguite sul mezzo, in modo che l’assicurato abbia la garanzia che il mezzo sistemato sia sicuro.
Se la riparazione dell’auto sarà tracciabile, per l’automobilista sarà più semplice capire la qualità del lavoro fatto dal professionista: la sistemazione dovrà essere realizzata a regola d’arte, vale a dire con la massima trasparenza sulla provenienza dei prezzi di ricambio, di cui si potrà accertare l'effettiva sostituzione e il costo. In più, sarà possibile effettuare la verifica fotografica del danno e della riparazione.
Le novità del Ddl concorrenza in tema di riparazioni
Il Disegno di legge ribadisce la libertà dell’assicurato danneggiato di rivolgersi al carrozziere indipendente, non imponendo dunque il risarcimento in forma specifica. Quest’ultimo prevede che la compagnia assicuratrice provveda all’indennizzo del danno non corrispondendo denaro ma attraverso la riparazione del veicolo danneggiato, che avviene normalmente utilizzando una propria carrozzeria convenzionata. Ricordiamo che la rinuncia da parte del cliente alla libertà di scelta del riparatore, comporta in capo alla compagnia l’obbligo di riconoscere uno sconto non inferiore al 5% sull’importo medio del premio RC Auto.
A proposito di risarcimento
Il danneggiamento subito porta l’assicurato a dover rinunciare al veicolo per un certo periodo di tempo. L’impossibilità di utilizzarlo dà luogo al cosiddetto danno da fermo tecnico, che si aggiunge a quello materiale. Per quantificarlo si tiene conto dei costi di gestione del veicolo (come il bollo e l’assicurazione, considerati persi per il periodo di riparazione) e di ulteriori spese che il guidatore sostiene a seguito del fermo dell’auto o della moto, come il noleggio di un mezzo di trasporto sostitutivo, il prezzo del biglietto tram o della metropolitana, o ancora il prezzo della corsa del taxi.
Dal 2015 la Cassazione ha stabilito che il danno da fermo tecnico è risarcibile solo laddove venga fornita la prova della perdita economica a seguito del sinistro. Dunque, la liquidazione per il mancato utilizzo sarà riconosciuta presentando tutte le ricevute delle spese affrontate nel periodo in cui il mezzo è rimasto in officina.
Una voce su cui risparmiare: il premio RC Auto
Quando si parla di RC Auto non si può dimenticare la convenienza dei preventivi confrontati su Segugio.it, il portale che consente ai guidatori di individuare le migliori polizze e di usufruire della soluzione più economica sul mercato.
Un esempio di convenienza? Ipotizzando di voler stipulare un contratto per assicurare una Volkswagen Polo 1.0 TGI Trendline BlueMotion Technology (acquistata nuova a febbraio 2019 da un 40enne di Pescara, prima classe di merito da almeno due anni, zero sinistri negli ultimi 5 anni, percorrenza media annua di 20.000 chilometri), risulta quale premio più basso quello praticato da Zurich Connect che offre la propria copertura per guidatori esperti (conducenti con più di 25 anni) al prezzo di 249,49 euro.