Autocarri: aumenta dal 2015 il parco circolante
Il numero di autocarri ha superato quota 4 milioni di unità nel 2017, un valore che non è mai stato così alto dall’inizio della crisi. E da quest’anno potrebbe accelerare il suo svecchiamento grazie ad alcuni incentivi regionali e comunali. Scopriamo di più.

Cresce negli ultimi anni il parco circolante di autocarri per trasporto merci, che raggiunge nel 2017 quota 4.083.348 unità. Si tratta del valore più alto dall'inizio della crisi economica, che coincide con l’anno 2008, quando il numero di questi mezzi era di circa 3,9 milioni.
Le cifre arrivano da un'indagine dell'Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di AIRP (Associazioni Italiana Ricostruttori Pneumatici), che ha effettuato la propria ricerca grazie ai dati forniti dall’ACI (Automobile Club Italia).
In particolare, in passato il numero di autocarri ha subito una contrazione per tre anni consecutivi, nel 2012 (-0,8% sull’anno precedente), 2013 (-1,3%) e 2014 (-0,2%). Il trend si è invertito nel 2015 (+0,3%) quando si è registrato un primo miglioramento del quadro economico, mentre nel 2016 ha recuperato il ritmo di crescita precrisi (+1,9%).
Già partiti i bonus per rottamare i più inquinanti
I blocchi alla circolazione nella Pianura Padana dei mezzi a gasolio più datati hanno portato alcuni governi regionali e comunali dell’area interessata a mettere a disposizione delle imprese una serie di incentivi per chi compra nuovi autocarri. In particolare, l’esecutivo dell’Emilia-Romagna ha stanziato fino al 15 ottobre 2019 un contributo compreso tra i 4 e 10 mila per ogni veicolo diesel dato in permuta appartenente alla categoria N1 o N2 che rispetta la normativa fino alla Euro 4. I nuovi autocarri da acquistare dovranno essere ad alimentazione elettrica, ibrida a benzina Euro 6 (full hybrid o hybrid plug in), oppure metano/gpl (mono o bifuel benzina) Euro 6.
Gli incentivi sono scattati anche a Milano, dove possono essere richiesti dalle micro, piccole e medie imprese, oltre che dalle imprese artigiane.
Qualche dritta per assicurarli
Ricordiamo che sugli autocarri la formazione della tariffa dipende dalla portata del veicolo e non dalla cilindrata. Il presupposto base è che maggiore è la massa del veicolo e maggiori sono i potenziali danni che esso potrebbe causare in caso di sinistro. Per quanto riguarda i massimali, l’assicurazione autocarri protegge il contraente per un certo numero di incidenti nell’arco dei 12 mesi, indipendentemente dalla spesa dei danni provocati.
Quando si sceglie l’assicurazione per il proprio autocarro bisogna considerare anche le caratteristiche del veicolo e il tipo di attività professionale che si svolge, al fine di ampliare eventualmente le possibilità di protezione della stessa polizza. Parliamo delle cosiddette garanzie accessorie, che pur alzando l’entità premio, risultano molto vantaggiose.
La convenienza della polizza su Segugio.it
Un rapido riscontro arriva effettuando una simulazione tramite il form da compilare: inserendo le proprie generalità, la storia assicurativa e il modello del veicolo, si otterranno i preventivi RC Autocarro più vantaggiosi sul mercato assicurativo italiano.
Ad esempio, ipotizzando la richiesta di un cliente-tipo residente a Bologna (40enne in prima classe di merito, zero sinistri negli ultimi 5 anni, percorrenza media di 20.000 chilometri ogni 12 mesi) che ha appena acquistato un Ford Transit 200 1.0 EcoBoost S&S PC Furgone Entry, si scopre che la polizza più economica è offerta da Genialloyd. La compagnia propone una formula per guidatori esperti (età superiore ai 23 anni) al prezzo di 540 euro e massimali di 6,1 milioni di euro sia per i danni alle cose che per quelli alle persone.