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È l'auto il mezzo più amato dai pendolari

Ogni giorno ci sono 30 milioni di persone che si spostano per raggiungere il posto di lavoro o la scuola. A dirlo sono i dati forniti dall'Istat, che ha analizzato le nuove forme di mobilità. Nel 2017 oltre un terzo della popolazione si è spostata ogni giorno dalla propria città per lavoro.

Pubblicato il 18/12/2018
macchine su strada
L'auto si conferma il mezzo preferito

Ogni giorno ci sono 30 milioni di persone che si spostano per raggiungere il posto di lavoro o la propria scuola. A dirlo sono i dati forniti dall'Istat che ha analizzato le nuove forme di mobilità.

L’istituto di statistica ha riscontrato che nel 2017 oltre un terzo della popolazione (il 35,5%) si è spostata ogni giorno dalla propria città per motivi di lavoro e il 18,5% per motivi di studio. Il cosiddetto pendolarismo riguarda oltre la metà della popolazione residente nelle regioni del Nord e nei grandi comuni, mentre al Sud, e nei centri di piccole dimensioni, si registrano percentuali decisamente più basse.

Interessante notare come negli ultimi 10 anni siano diminuiti gli spostamenti di durata inferiore ai 15 minuti (dal 49,1% del 2007 al 45,9% del 2017) e di contro, ovviamente, sono aumentati quelli diretti fuori comune (dal 41,6% al 44,3%), soprattutto per motivi di lavoro.

Il 51,6% degli occupati si sposta al di fuori del proprio comune e circa 1 su 3 impiega meno di 15 minuti per raggiungere la destinazione. Si muove solo nell’ambito del proprio comune il 68,6% degli studenti e il 60% ha tempi di percorrenza inferiori ai 15 minuti.

Inoltre 1 pendolare su 4 esce di casa prima delle 7 di mattina e oltre la metà tra le 7 e 30 e le 8, orario entro il quale più dell’80% delle persone che vanno a scuola o a lavoro ha già intrapreso il viaggio. Da notare come chi si reca a lavoro esca di casa mediamente prima degli studenti: che sia buona volontà o il desiderio di evitare il traffico, si riscontra in particolare che un quarto dei maschi occupati esce prima delle 6 e 30, una quota più che doppia rispetto agli studenti per i quali l’orario di punta al mattino si concentra attorno alle 7 e 30. Le donne occupate escono invece più tardi, sia rispetto agli studenti sia agli occupati maschi: la metà entro le 7 e 30 (il 52,3%), oltre il 40%, invece, tra le 8 e le 9 e 30.

L’81,6% delle persone utilizza almeno un mezzo di trasporto per recarsi a scuola o a lavoro, soprattutto l’auto, usata dal 69,2% degli occupati (come conducenti) e dal 37% degli studenti (come passeggeri), probabilmente anche a causa della giovane età.

Prendendo in esame solo gli occupati è importante notare che l’auto propria la fa da padrona. Infatti ben il 73,7% di loro usa esclusivamente mezzi privati per gli spostamenti quotidiani, soltanto il 7% si affida ai mezzi pubblici e il 4,1% non si fa mancare nulla usando un mix di mezzi pubblici e privati per raggiungere la destinazione. Tra gli studenti, il 38,3% usa unicamente mezzi privati, il 26,6% mezzi pubblici e il 6,1% entrambi. Si spostano a piedi il 12% degli occupati e il 27,9% degli studenti.

A pensare alla sostenibilità quando si parla della mobilità vincono senza dubbio le signore. Infatti le donne occupate vanno più spesso a lavoro a piedi (14,8%), in bici (2%) o con il trasporto pubblico (9,6%). I giovani e i più istruiti si spostano prevalentemente con i mezzi pubblici o in bici. L’uso delle mezzo privato per andare al lavoro è invece appannaggio degli uomini tra i 25 e i 44 anni e con livelli medi di istruzione.

Intanto, però, la mobilità è travolta dalle potenzialità della sharing-economy che, a quanto pare, piace già molto agli italiani.

Infatti, tornando ai dati Istat, il 7,4% di chi si sposta condivide l’auto con i colleghi di studio o di lavoro. In particolare il car pooling è più frequente tra i giovani (12,1% tra gli occupati e 14,5% tra gli studenti di 18-24 anni) e al Sud (10%).

Nel corso dell’anno il car sharing è stato utilizzato almeno una volta da oltre 750 mila persone dai 18 anni in su, quasi 100 mila in più nell’ultimo anno. Nelle aree metropolitane lo ha usato il 10,8% delle persone fino a 34 anni (contro l’1,5% del totale nazionale); fra i maggiori utilizzatori di car sharing studenti (11,9%) e impiegati (11,1%).

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A cura di: Paola Cacace

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