Fumi in auto? Rischi una multa fino a 500 euro

La legislazione italiana è intervenuta sempre più spesso in favore del divieto di fumo, adottando negli anni provvedimenti che hanno imposto restrizioni a chi fa uso di sigarette non solo nei locali pubblici, ma anche nell’abitacolo dell’auto.
L’attuale normativa, che va a integrare la legge sulla Tutela della Salute, prevede infatti che nessun passeggero presente all’interno di un veicolo, sia esso fermo o in movimento, può fumare se ci si trova nelle vicinanze di ospedali e istituti pediatrici oppure se nello stesso mezzo sono presenti minori o donne incinta.
Le sanzioni previste per chi non rispetta il divieto
I trasgressori possono ricevere una multa che varia da un minimo di 27,50 euro a un massimo di 275 euro. La presenza nell’auto di un minore con un’età inferiore ai 12 anni fa raddoppiare la cifra del verbale e chi viene sorpreso a fumare sarà dunque sanzionato con un importo che può raggiungere un massimo di 500 euro. Per quanto riguarda il guidatore, ricordiamo che non rischia la contravvenzione se fuma nell’automobile quando è da solo.
La legge è dunque particolarmente severa per i cultori della sigaretta. Un’ulteriore restrizione riguarda infatti il termine entro cui effettuare il pagamento della multa, visto che ai trasgressori non viene garantita la riduzione dell’importo se si paga entro 5 giorni dalla notifica. Allo stesso modo coloro che fanno ricorso per l’ammenda ricevuta, hanno la possibilità di presentare la contestazione entro 30 giorni dalla violazione, mentre per le altre tipologie di contravvenzioni si ha a disposizione un termine di 2 mesi.
Le altre sanzioni in auto
Tra le più diffuse c’è l’utilizzo del telefono mentre si è alla guida. Nella news “GuidaeBasta, l’ANAS contro lo smartphone alla guida” abbiamo evidenziato quanto disciplinato dall’articolo 173 del Codice della Strada, che prevede il solo pagamento di una somma compresa tra i 152 e 608 euro. In più, si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, ma solo se lo stesso soggetto compie la violazione una seconda volta nel corso di un biennio.
Occhio alle distrazioni in auto
Accendersi una sigaretta o controllare lo smartphone mentre si guida può essere sufficiente per distogliere l’attenzione dalla strada e causare un tamponamento, con conseguenze quindi anche nell’ambito dell’RC Auto. La responsabilità dello scontro da parte dell’assicurato sarà infatti segnalata sull’attestato di rischio, il documento che certifica la storia assicurativa dell’intestatario della polizza, influendo negativamente sull’importo del premio da versare al rinnovo della polizza. L’assicurato perderà infatti due posizioni all’interno della classe di merito per via dell’applicazione del malus, con la tariffa che aumenterà indipendentemente dai danni provocati.
Un consiglio per risparmiare con l’assicurazione
Gli automobilisti possono effettuare una simulazione su Segugio.it, il portale che individua le tariffe del mercato assicurativo più convenienti sul mercato grazie al confronto delle migliori compagnie. Ipotizzando di voler assicurare una Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo 120 CV GPL Super (acquistata da un 40enne di Varese, seconda classe di merito, zero sinistri con colpa negli ultimi 5 anni, percorrenza media annua di 30.000 chilometri), si scopre che il miglior prezzo al 26 di ottobre è quello praticato da Italiana Assicurazioni che propone una copertura con formula di guida esperta (guidatori con più di 26 anni) a 318,97 euro. I massimali ammontano a 6,070 milioni di euro per i danni alle persone e 1,22 milioni di euro per quelli alle cose; nel caso in cui il veicolo sia condotto da persona in stato di ebbrezza Italiana Assicurazioni rinuncerà totalmente alla rivalsa.