Assicurazioni: calano i reclami nel 2017

Le compagnie assicurative si rivelano più attente ai propri clienti, che cercano sempre più spesso il giusto mix tra prezzo vantaggioso della polizza e servizi offerti. La conferma arriva dalle statistiche dell’IVASS (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) sui reclami ricevuti dalle imprese nel 2017, secondo le quali le segnalazioni spedite dagli assicurati sono scese del 13,7% attestandosi a quota 103.974.
“La pubblicazione”, spiega l’Istituto in una nota, “consente di valutare il grado di soddisfazione degli assicurati rispetto ai servizi delle compagnie italiane ed estere operanti in Italia. I dati sui reclami, insieme all’analisi delle cause sottostanti, rappresentano per l’IVASS un importante strumento per individuare disfunzioni di processo e di prodotto e adottare le conseguenti azioni di vigilanza a tutela dei consumatori. Le tabelle pubblicate sul sito dell’Istituto consentono con un click di classificare le imprese secondo diversi parametri, tra cui l’incidenza dei reclami sul numero dei contratti (numero reclami/10mila contratti)”.
Le rilevazioni hanno stabilito che l’incidenza dei reclami è decisamente più bassa tra le imprese di diritto italiano rispetto a quelle dell’Unione Europea (che operano in Italia in regime di libera prestazione di servizi): i numeri parlano rispettivamente di 5,7 e 14,3 casi ogni 10 mila contratti.
I dati dei singoli settori
Considerando tutte le compagnie operanti sul territorio nazionale, si scopre che il ramo RC Auto è il settore di attività che intercetta il volume più ampio di reclami con il 48% del campione rilevato, un dato che conferma quanto riportato per il 2016 nella news “Pioggia di reclami per le assicurazioni italiane”.
Per quanto riguarda gli altri premi Danni (a esclusione quindi dell’Rc Auto) si è calcolato una percentuale di reclami del 33,4%, mentre il ramo Vita ne riceve il 18,6%. Nel complesso le rimostranze accolte sono state il 29,8%, quelle transatte l’11,5%, quelle respinte il 54%: al 31 dicembre 2017 il restante 4,8% risultava in fase istruttoria.
Guardando le imprese italiane, l’RC Auto obbligatoria sale al 50% delle segnalazioni totali. I principali motivi di reclamo riguardano la fase di liquidazione dei sinistri, interessando in particolare i tempi di definizione, l’attribuzione della responsabilità e la quantificazione dei danni. I reclami relativi al comparto Vita fanno invece registrare la discesa più significativa, vale a dire -22,6%. Per le imprese UE risultano più numerose le lamentele sui rami Danni diversi dalla settore auto (47,2% del totale).
Come effettuare un reclamo?
Il reclamo viene disciplinato dal Codice delle Assicurazioni ed è il principale strumento di tutela per l’assicurato. La normativa obbliga le società a mettere in evidenza tutte le informazioni utili per la sua presentazione sia sui propri siti internet che all’interno della nota informativa precontrattuale.
La prima cosa da fare per sporgere reclamo è di contattare l’ufficio della compagnia, inviando una richiesta con tutte le informazioni necessarie. La tempistica per la risposta dell’assicurazione è di circa 45 giorni e qualora l’assicurato non sia soddisfatto della replica ricevuta, potrà contattare l'IVASS, inviandole copia del reclamo, del contatto e di tutti i documenti che certificano la corrispondenza intercorsa.
Il compito dell'Istituto sarà quello di dirimere la controversia tra le parti, vigilando e controllando l'operato di entrambe e chiedendo nella prima fase di istruttoria che sia la stessa agenzia a fornire la risposta necessaria al problema esposto dall’utente. L’indagine dell’IVASS dovrà concludersi entro un periodo di tempo che varia tra i 90 e i 120 giorni e qualora l’Istituto ravvisi inadempienze da parte della società, potrà avviare un procedimento sanzionatorio dandone notizia nel bollettino periodico e sul proprio sito internet.
Ricordiamo che la procedura per attivare un reclamo cambia in base all’importo contestato. Se la somma richiesta è inferiore ai 15 mila euro, è necessario come prima cosa contattare un’Associazione dei Consumatori che avvierà la conciliazione paritetica. Per indennizzi superiori l’utente dovrà rivolgersi direttamente all’IVASS. Nel caso in cui non si riesca ad arrivare a una risoluzione, l’utente avrà come unica alternativa la strada giudiziale.
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