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GuidaeBasta, l’ANAS contro lo smartphone alla guida

Pubblicato il 02/06/2018
GuidaeBasta, l’ANAS contro lo smartphone alla guida

Adottare uno stile di guida sicuro è una prerogativa fondamentale per l’incolumità propria e degli altri utenti della strada. Tuttavia, capita sempre più spesso di vedere automobilisti distratti, intenti dietro al volante del proprio mezzo a utilizzare lo smartphone.

Il cellulare ha il triste primato di essere una delle maggiori distrazioni per i conducenti e dunque una delle cause principali di incidenti. Proprio per questo motivo, l’ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade) ha lanciato anche quest’anno la campagna intitolata "Guidaebasta".

“Quando guidi, guida e basta”

È il claim dell’iniziativa dell’Azienda, promossa in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, che ha proprio l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti della strada a essere più concentrati mentre sono al volante. “ANAS”, spiega l’Amministratore Delegato Gianni Vittorio Armani, “è costantemente impegnata nell’assicurare la sicurezza di chi è in viaggio. Oggi, rispetto a due anni fa, abbiamo aumentato la spesa per la manutenzione di oltre il 50% con l’obiettivo di far crescere il livello di sicurezza e comfort di guida degli utenti. Purtroppo, questo non basta: oltre il 90% degli incidenti derivano dal comportamento del guidatore e, come mostrano i dati degli ultimi anni, tra le cause che mettono a rischio la sicurezza di chi guida c’è soprattutto la distrazione”.

Aumentano gli incidenti

Secondo i dati Istat raccolti per il 2016, sono oltre 36.000 i sinistri che sono stati causati da distrazioni alla guida, tra cui rientra anche l’uso degli smartphone. Inviare ad esempio un messaggio su whatsapp può essere molto pericoloso, visto che 10 secondi di disattenzione si traduce in 300 metri senza guardare la strada. L’ANAS sottolinea che utilizzare il telefono alla guida quadruplica il rischio di incidenti, oltre a dimezzare i tempi di reazione che possono essere paragonati a quelli di un guidatore con un tasso di alcolemia superiore al limite consentito dalla legge.

Guidaebasta: dal 2016 è anche una App 

Da circa due anni, tutti i dispositivi Apple e Android rendono disponibile questa applicazione per smartphone. Il suo funzionamento è semplice: permette di impostare il cellulare in una sorta di modalità guida, che silenzia tutte le notifiche, oltre a inviare a una propria lista di preferiti un messaggio per indicare la partenza, la durata del viaggio prevista e la posizione di una sosta. Tuttavia, GuidaeBasta non è ancora molto diffusa, visto che è stata scaricata da circa 5 mila persone. Alla base dell’insuccesso, c’è sicuramente la necessita di perfezionarla: la critica più comunicata è la mancanza di un servizio di risposta automatico, che dovrebbe avvisare colui che chiama dell'impossibilità del soggetto di rispondere durante la guida.

Guidare con il cellulare non è ancora grave 

La Legge di Bilancio 2018 avrebbe dovuto contenere le nuove norme che inaspriscono le sanzioni per chi utilizza lo smartphone alla guida senza il sistema vivavoce. Ne abbiamo già parlato nella news “Niente ritiro immediato della patente per chi usa il cellulare alla guida”, in cui riportiamo il dietrofront del Governo su un provvedimento che sembrava quasi certo. L’emendamento prevedeva, per i guidatori sorpresi già la prima volta dagli agenti a usare il telefono, una multa compresa tra i 322 e i 1.294 euro e la sospensione della patente fino a tre mesi, oltre alla perdita di 5 punti sulla stessa licenza. In caso di recidiva, le tre sanzioni si sarebbero raddoppiate.

Le attuali sanzioni

Attualmente l’articolo 173 del Codice della Strada prevede il solo pagamento di una somma compresa tra i 152 e 608 euro, un ammontare che si riduce del 30% qualora venga corrisposta entro 5 giorni dalla violazione. In più, si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, ma solo se lo stesso soggetto compie la violazione una seconda volta nel corso di un biennio.

Penalizzati anche nell’RC Auto

Usare lo smartphone mentre si è al volante di un veicolo porta conseguenze anche a livello assicurativo: un incidente causato dal guidatore distratto porta all’applicazione del malus, vale a dire la discesa di due classi di merito al momento del rinnovo della polizza e del conseguente aumento del premio. In tema di assicurazioni, ricordiamo che la migliore si trova su Segugio.it, il portale che individua la soluzione più economica sul mercato grazie al confronto delle tariffe delle varie compagnie.

A cura di: Paola Campanelli

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