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Pioggia di reclami per le assicurazioni italiane

Pubblicato il 09/03/2017
Pioggia di reclami per le assicurazioni italiane

Le compagnie assicurative continuano a essere bersaglio di ricorsi e lamentele da parte degli assicurati, una prassi ancora diffusa nonostante la diminuzione dei livelli di contenzioso grazie al sistema di risarcimento diretto.

Secondo i dati diffusi dall’IVASS relativi al primo semestre del 2016, sono stati 64.355 i reclami ricevuti dalle imprese di assicurazione che operano sul territorio nazionale. Di questi, quasi 30.000 (pari a oltre il 46% del totale) hanno interessato il settore auto – come già anticipato nell’articolo "Reclami assicurativi: è il ramo RC Auto quello più colpito" – seguito dagli altri rami danni (32,1% e oltre 20.000 rimostranze) e dal comparto vita (22,67% e 14.590 ricorsi). In particolare, il dato relativo al campo automobilistico segue un trend discendente: rispetto allo stesso periodo del 2015 le liti tra assicurazioni e assicurati sono diminuite del 2,5%.

Dal 2015 il Regolamento numero 24 dell’ISVAP impone alle compagnie di pubblicare sul proprio sito il rendiconto delle attività di gestione dei reclami, con i dati relativi al numero, alla tipologia e al loro esito.

Le principali motivazioni che portano al contenzioso, nell’ambito delle quattroruote, riguardano il servizio di liquidazione offerto dalle società, nonché le controversie sull'attribuzione della responsabilità e sulla quantificazione dei danni. Gli esposti del comparto vita hanno invece interessato problematiche legate sia alla liquidazione degli importi, come ritardi nel pagamento o errori nei conteggi, che ai comportamenti delle filiali di vendita, accusate di essere poco attente all’interesse del cliente.

Le proteste degli assicurati hanno portato a una qualche forma di rimborso nel 40% dei reclami, che si sono chiusi nella fase istruttoria grazie all’accoglimento delle richieste degli automobilisti o comunque alla risoluzione tramite un accordo transattivo. Le richieste sono state respinte nel 49% dei casi mentre il restante 11% risultava alla fine di giugno ancora in fase di indagine da parte dell’Istituto di vigilanza.

Ricordiamo che la procedura per attivare un reclamo cambia in base all’importo contestato dall’assicurato. Se la somma richiesta è inferiore ai 15 mila euro, è necessario come prima cosa contattare un’Associazione dei Consumatori che avvierà la conciliazione paritetica. Per indennizzi superiori l’utente dovrà rivolgersi direttamente all’IVASS. Nel caso in cui non si riesca ad arrivare a una risoluzione, l’utente avrà come unica alternativa la strada giudiziale.

Le compagnie assicurative più attente ai propri clienti si trovano su Segugio.it, il portale che permette di confrontare le migliori polizze RC Auto attualmente sul mercato. Ipotizzando la domanda di un 40enne residente a Firenze che vuole sottoscrivere una polizza per una Mercedes Classe C 180 d Sport (seconda classe di merito, guidatore unico, zero sinistri con colpa negli ultimi 5 anni, percorrenza media di 20.000 chilometri), risulta quale miglior tariffa quella di Zurich Connect, che propone una spesa di 350,81 euro. La formula di guida applicata è quella esperta, che rende il mezzo guidabile dal proprietario e dai conducenti che abbiano compiuto almeno 25 anni. Entrambi i massimali, vale a dire per danni alle cose e alle persone, si attestano sui 6 milioni di euro.

Genertel Quality Driver offre invece un prezzo di 363,55 euro. La compagnia prevede l’installazione sul veicolo di un dispositivo satellitare, fornito in comodato gratuito, che permette all’assicurato una riduzione del premio immediata e per gli eventuali rinnovi; in più si usufruisce dell’assistenza sinistri e della protezione in caso di furto (grazie alla geolocalizzazione del mezzo).

La convenienza passa anche da Direct Line, la cui polizza fa pagare 404,54 euro per 12 mesi. Anche questo contratto ammette solo guidatori esperti (più di 26 anni), con il massimale per i danni alle cose che raggiunge i 6,5 milioni di euro, quello alle persone si ferma a 2 milioni di euro.

A cura di: Paola Campanelli

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