Le novità che hanno cambiato l’assicurazione auto

Gli ultimi tre anni hanno segnato una piccola rivoluzione nell’ambito delle polizze RC Auto.
L’ultima in ordine cronologico è stata l’abolizione del contrassegno assicurativo che fino al 18 ottobre 2015 certificava il pagamento del premio da parte dell’automobilista. Il tagliando conteneva il nome della compagnia, il tipo di veicolo, la targa e la scadenza della polizza e andava obbligatoriamente esposto sul parabrezza del veicolo.
Alcune compagnie continuano a consegnarlo durante questi primi mesi di attuazione della nuova disciplina, ma soltanto per finalità informative. L’esistenza della copertura può essere attestata da chiunque tramite il Portale dell’automobilista che permette di verificare la presenza della targa del veicolo nella banca dati della Motorizzazione civile. Quest’ultima viene alimentata dal Sita, il database creato dall’ANIA a cui le compagnie assicurative inviano le informazioni relative alle nuove polizze stipulate o a quelle rinnovate.
I controlli delle Forze dell’Ordine sulla regolarità della polizza vengono effettuati durante i posti di blocco o utilizzando i dispositivi di controllo a distanza. Chi circola con un veicolo privo di assicurazione viene sanzionato con una multa che varia dagli 841 ai 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo. La sanzione può scattare solo dal 16° giorno successivo alla scadenza della polizza: se la copertura viene riattivata entro 15 giorni, ovvero entro il 30° giorno successivo alla scadenza, la multa sarà ridotta a un quarto.
L’unico documento che è obbligatorio tenere a bordo dell’auto è il certificato di assicurazione. Anche questo ha vissuto la sua rivoluzione digitale, visto che l'invio può avvenire anche tramite mail (previo consenso del contraente). L’articolo 180 del Codice della Strada stabilisce che il conducente, per circolare, debba avere con sé il certificato, pena la sanzione amministrativa di importo fino a 168 euro.
Il processo di digitalizzazione era già partito a giugno 2015 con l’Attestato di rischio (Adr) in formato elettronico. Il documento, che riporta la classe di merito dell’assicurato e il numero di sinistri fatti negli ultimi 5 anni, ha infatti abbandonato il formato cartaceo.
Dallo scorso anno l’Adr viene depositato nella banca dati gestita dall’ANIA e sotto il controllo dell'IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, in modo che tutte le compagnie possano acquisirlo direttamente senza richiederlo al cliente, che invece potrà consultarlo sul sito internet della stessa assicurazione.
L’attestato digitale ha portato l’ulteriore novità dell’inversione dell'onere della prova: se nella banca dati non risulta la situazione assicurativa, il contraente può produrre una dichiarazione sostitutiva che deve essere accettata obbligatoriamente dalle imprese.
Tra le prime novità per l’RC Auto c’è sicuramente da menzionare l’abolizione del tacito rinnovo delle polizze assicurative, approvata dal Decreto Legge numero 179 dell’ottobre 2012 e entrata in vigore nel gennaio del 2013.
I vantaggi di tale misura sono stati molteplici per i contraenti, in quanto sia più liberi di cambiare assicurazione senza doversi preoccupare di clausole contrattuali limitanti, che agevolati dalla rivisitazione dei prezzi proposti sul mercato grazie alla maggiore concorrenza tra le compagnie. Inoltre le stesse agenzie hanno usufruito di procedure più semplici e snelle grazie all’eliminazione delle comunicazioni scritte di disdetta della polizza.
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