Assicurazione e classe di merito, come evitare l’applicazione del malus
Aggiornato il 04/05/2016

Il parametro di riferimento per il calcolo della tariffa RC Auto è sicuramente la classe di merito occupata dall’assicurato.
L’assicurazione auto prevede 18 classi di assegnazione – la 1 è la più economica, la 18 la più costosa – che misurano il grado di rischiosità dell’automobilista e in base alle quali le compagnie calcolano i piani tariffari da applicare all’utente. Per gli automobilisti che stipulano il contratto per la prima volta e che non possono usufruire della Legge Bersani, la classe di ingresso sarà la 14esima. Ogni anno la classe di merito subisce delle variazioni, può crescere di due punti (malus) o scendere di una (bonus) a seconda che si siano o non si siano causati sinistri.
Ricordiamo che il malus non scatta per qualsiasi incidente provocato, visto che dal 2008 l’applicazione della penalizzazione avviene soltanto nel momento in cui la responsabilità del sinistro o del totale dei sinistri commessi negli ultimi 5 anni supera il 50%.
Tuttavia anche in caso di sinistro con colpa è possibile evitare l’applicazione del malus.
Una delle possibilità da prendere in considerazione è quella di risarcire di tasca propria il danneggiato. Per sinistri senza feriti e con danni di scarsa entità al veicolo può essere conveniente proporre alla controparte una somma di denaro per effettuare la riparazione del suo mezzo senza passare per l’assicurazione. È buona norma, se l’altro automobilista dovesse accettare la proposta, farsi firmare una liberatoria in carta semplice, in cui il danneggiato dichiara di essere stato rimborsato e di non avere altre pretese risarcitorie.
A volte è la stessa compagnia che offre delle tutele, come la clausola bonus protetto. È importante specificare che si tratta di una garanzia propria della compagnia che permette di mantenere la classe di merito interna e non quella universale, che comunque aumenterà. Dunque se l’assicurato dovesse decidere di cambiare assicurazione si troverebbe comunque svantaggiato.
Un ulteriore metodo, poco conosciuto, riguarda il riscatto del sinistro ed è l’unica procedura che consente di mantenere la classe di assegnazione denunciando ugualmente il sinistro all’assicurazione. In caso di incidente di lieve entità l’indennizzo alla parte lesa viene rimborsato di tasca propria: il richiedente si dovrà rivolgere alla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici) che avrà il compito di stabilire l’ammontare del danno. L’importo sarà comunicato con una lettera e dovrà essere versato tramite bonifico bancario al conto corrente indicato dallo stesso ente. Solo in un secondo momento la Concessionaria rilascerà all’assicurato un documento con cui quest’ultimo potrà chiedere il riscatto del sinistro al proprio assicuratore.
In ultimo, un piccolo escamotage per evitare l’applicazione del malus: cambiare la compagnia. Può capitare infatti che la nuova assicurazione stipuli il nuovo contratto senza verificare l’eventuale presenza di sinistri fuori dal periodo di osservazione, in quanto non compaiono nel precedente attestato di rischio, in questo modo la storia assicurativa dell’automobilista rimarrebbe inalterata. Non sempre però l’espediente funziona, visto che alcune società richiedono espressamente al cliente di dichiarare eventuali sinistri nel periodo non riportato nell’attestato.
In tema di assicurazioni auto è bene ricordare che, su Segugio.it, è possibile confrontare le tariffe delle principali compagnie operanti sul mercato, in modo da trovare la migliore soluzione, al minor prezzo!