Mercato europeo dell’auto, 30 mesi consecutivi con il segno più

Il mercato dell’auto continua a essere uno dei settori portanti dell’economia del Vecchio Continente.
Lo scorso mese di febbraio si è registrato il trentesimo aumento consecutivo per le vendite europee delle quattroruote. I dati diffusi da ACEA parlano di 1.092.825 immatricolazioni – incluse le 35.923 dei Paesi EFTA, ovvero Islanda, Norvegia e Danimarca – e un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2015. Ottima la performance aggregata del primo bimestre con un totale di 2.186.605 esemplari, pari a un +10,1% rispetto al gennaio-febbraio dello scorso anno.
Il rialzo a doppia cifra è merito soprattutto dei Paesi latini che occupano la parte meridionale dell’Europa; come avevamo già scritto nelle settimane passate, regge il trend positivo dell'Italia che traina il mercato europeo con un +27,3%. “Il nostro mercato”, commenta il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi, “viaggia a velocità doppia rispetto all'Europa, grazie alle imponenti campagne promozionali attuate dalle Case e dai Concessionari. Ma dato che queste azioni commerciali non possono durare in eterno, prevediamo un livellamento tra la crescita europea e quella italiana. I risultati così sopra la media dell'Italia potrebbero essere assorbiti durante l'anno fino a confermare la previsione di un aumento di circa il 7% rispetto allo scorso anno”.
Dopo l'Italia troviamo la Francia, 166.728 nuove immatricolazioni e +13% in più rispetto ad un anno fa, e la Spagna, +12,6% e 173.984 unità. Entrambi i Paesi sono accomunati sia dagli incentivi dei rispettivi Governi che dalla crescita a tre cifre delle auto ibride ed elettriche. Per quanto riguarda le altre nazioni, la Germania fa registrare un +7,8% nei primi 2 mesi del 2016, un risultato che è il migliore degli ultimi 14 anni, mentre la Gran Bretagna evidenzia nello stesso arco temporale 253.073 immatricolazioni e un +4,7%. Il mercato inglese vede salire del 22% le vendite ai privati e scendere quelle dei noleggi, più basse dell’1,4% a febbraio e dell’1,2% da inizio anno.
Guardando le performance commerciali dei vari Gruppi risalta il +22,4% di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) che chiude lo scorso mese con 80.963 esemplari targati. Sale di mezzo punto la quota sul totale delle auto vendute, da 6,9 a 7,4%: analizzando i vari brand si scopre il +24,4% di Fiat, +23,9% di Jeep, +16,9% di Lancia/Chrysler e +8,6% di Alfa Romeo. Gli ottimi dati europei per Fiat 500X, Jeep Renegade e Panda fanno bene anche all’economia italiana, visto che i primi 2 modelli sono costruiti negli stabilimenti di Melfi e il terzo a Pomigliano d’Arco.
In crescita il Gruppo Volkswagen, +7,7%. Secondo quanto emerge dall’analisi di ACEA, la quota di mercato del produttore di Wolfsburg è calata in febbraio per il sesto mese consecutivo. Le vendite – disturbate dai milioni di veicoli coinvolti nello scandalo dieselgate per la manipolazione dei test sulle emissioni – hanno pesato lo scorso mese per il 24% del totale europeo, in calo rispetto al 25,4% del febbraio 2015. L’unico marchio del colosso in perdita è Seat (- 4,2%), mentre aumentano Audi (+16%), Skoda (+14,4%), Porsche (+4,9%) e Volkswagen (+4,6%).
Tra i costruttori in ascesa ci sono anche Ford, con un +19,2%, e PSA. I dati della Casa francese dicono che Peugeot sale del 14,1%, Citroën dell’11,3% e DS del 7,3%. Il Gruppo Daimler fa segnare un rialzo delle unità targate del 20,6% su base mensile, portando la quota di mercato dal 5,5% al 5,8% grazie agli incrementi a doppia cifra di Mercedes (+21,2%) e Smart (+16,9%). Resta invece stabile la quota del Gruppo BMW (6,2%) con le immatricolazioni del marchio MINI che si attestano sul +9,3%.
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