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Milano, cresce il risparmio sull’assicurazione auto

Le tariffe delle assicurazioni italiane hanno avuto lo scorso anno un trend al ribasso che probabilmente si confermerà anche nel 2016. In particolare, una delle province interessate dalla discesa dei prezzi è stata la città di Milano, con una diminuzione del 6,19%.

Pubblicato il 15/03/2016

Aggiornato il 08/02/2021

Milano, cresce il risparmio sull’assicurazione auto

Le tariffe delle assicurazioni italiane hanno avuto lo scorso anno un trend al ribasso che probabilmente si confermerà anche nel 2016. L’ulteriore calo dell’RC Auto dovrebbe essere favorito da alcune importanti novità, come ad esempio la dematerializzazione del tagliando assicurativo, introdotto per arginare il fenomeno delle polizze false.

In particolare, una delle province interessate dalla discesa dei prezzi è stata la città di Milano. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio di Segugio.it – il portale che analizza le caratteristiche delle assicurazioni RC Auto nelle singole province italiane – le polizze auto a Milano, nella prima parte del 2016, sono diminuite del 6,19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi sui 620,55 euro contro i precedenti 661,54. Valutando lo storico dei premi negli ultimi sei anni si rileva una netta tendenza al ribasso che ha portato il prezzo dell’RC Auto a Milano lontano dagli 845,94 euro fatti registrare a inizio 2010.

E' utile ricordare che, utilizzando il comparatore di Segugio.it, è possibile tagliare il prezzo della polizza del 39,6%.

L’importo rilevato nel capoluogo lombardo risulta inferiore del 12,75% sul prezzo medio nazionale. In leggero calo rispetto al 2015 anche il best price che scende dai precedenti 395 euro agli attuali 370 euro.

Per quanto riguarda la tipologia di copertura richiesta, l’Osservatorio registra che il 71,44% degli assicurati richiede nel contratto la responsabilità civile con le garanzie accessorie più comuni, quali la tutela legale, gli infortuni del conducente e l’assistenza stradale. Il 32,73% dei clienti preferisce aggiungere all’RC auto base il Furto e Incendio, un dato in netta crescita rispetto al 24,44% del gennaio-giugno 2015, mentre solo il 4,09% sceglie una polizza completa che abbina anche la formula kasko/minikasko, il risarcimento in caso di danni al veicolo non causati da terzi.

Analizzando la classe bonus malus si scopre che in questo inizio 2016 è cresciuta la percentuale di guidatori virtuosi, saliti dal 47,43% del 2015 al 48,51%. Stesso discorso anche per le classi di merito più alte, dalla 14 alla 18, grazie anche al maggior numero di nuove polizze: si è passati dal 15,88% agli attuali 17,2%.

La percorrenza media annua a Milano si conferma sotto la media nazionale, rispettivamente 10.519 chilometri contro 11.218. Il 20,34% degli assicurati utilizza l’auto sporadicamente, realizzando tragitti inferiori ai 5 mila chilometri in 12 mesi; la maggior parte degli automobilisti, il 57,81%, effettua percorrenze dai 5 ai 10 mila chilometri mentre solo il 2,26% supera i 25 mila chilometri annui.

Ulteriori dati relativi al capoluogo lombardo riguardano l’anzianità dei veicoli, il tipo di alimentazione e il valore medio di quelli acquistati nuovi. 

L’età media dell’intero parco auto circolante nel milanese durante i primi 2 mesi del 2016 è di circa 8,86 anni, inferiore di circa 12 mesi al dato medio nazionale che si attesta sui 9,6 anni. Il 67,75% delle vetture è stato immatricolato da più di 6 anni, mentre nel 2009 erano il 43,24%. I dati evidenziano un invecchiamento del parco circolante causato dalla crisi economica che non ha permesso alle famiglie di far fronte a una spesa importante come la sostituzione dell’auto. Tuttavia, il sostanzioso aumento del mercato delle quattroruote, ha avuto effetti positivi, visto che i veicoli targati da meno di tre anni nel capoluogo milanese sono aumentati dall’11,72% agli attuali 13,14%.

A Milano cresce la percentuale di vetture nuove a benzina (46,68%) e ibride/elettriche (0,22%) mentre diminuisce il numero di immatricolazioni di auto a doppia alimentazione gpl/metano (8,34%).

Infine, il valore delle autovetture nuove risulta più alto rispetto alla cifra calcolata su base nazionale: la differenza è di poco inferiore ai 300 euro, rispettivamente 23.021,20 euro contro i 22.725,40.

A cura di: Paola Campanelli

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