Bollo auto, sconto per le over 20
Aggiornato il 26/11/2015

Novità in arrivo per gli automobilisti della regione Umbria. La legge di Stabilità emanata dal Governo lo scorso anno ha eliminato le agevolazioni sul bollo per le auto con età che varia tra i 20 e i 29 anni dalla data di immatricolazione, facendo pagare ai possessori di questi veicoli l’importo pieno della tassa. Da qui, la decisone dell’esecutivo dell’Umbria di approvare per il 2016 una riduzione del 10% sul bollo di circolazione per le auto storiche con meno di trent’anni. Inoltre, un emendamento della stessa Giunta prevede che per l’anno in corso non ci siano sanzioni per i proprietari che abbiano versato il tributo in ritardo, purché il pagamento non sia avvenuto oltre il 31 maggio.
La Regione ha posto rimedio a una precedente normativa emanata dallo stesso Consiglio locale che, in contrasto con la legge nazionale e impugnata dal Governo centrale dinanzi alla Corte Costituzionale, prevedeva per i veicoli in questione il pagamento di una tassa di possesso forfettaria in sostituzione della tassa automobilistica ordinaria.
Dall’entrata in vigore della normativa sul bollo per le vetture ultraventennali è sorta una vera e propria diatriba tra il Consiglio dei Ministri e le Regioni, che hanno deciso di non uniformarsi a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità continuando a mantenere la precedente normativa e, in alcuni casi, disciplinandola con una propria legge.
Molti territori d’Italia avevano puntato sul fatto che il bollo di circolazione fosse un tributo proprio, ritenendo valida l’applicazione delle proprie norme regionali (che prevedevano ancora l’esenzione). L’intervento del Ministero di Economia e Finanza (MEF) ha chiarito che la tassa automobilistica rientra tra i tributi propri derivati, ovvero quelli “istituiti e regolati da leggi statali, il cui gettito è attribuito alle Regioni”. Le Giunte locali possono solo modificarne le aliquote nel limite massimo fissato dal comma 1 dell’art. 24 del dlgs 504/92, vale a dire “tra il 90 ed il 110% degli importi vigenti nell’anno precedente”.
Dunque, l’esenzione totale rimane solo per i veicoli con più di 30 anni. Le Regioni hanno dovuto adeguarsi a quanto stabilito dal MEF, anche se al momento i rappresentanti del Veneto hanno deciso di aspettare la sentenza della Corte Costituzionale.
La decisione del governo di reintrodurre la tassa sulle ultraventennali ha fatto discutere non poco le Associazioni e i parecchi appassionati del settore, che hanno le idee chiare sui risvolti di quanto deciso lo scorso anno: nel lungo periodo l’esenzione dal bollo andrà a cancellare un pezzo di storia industriale soprattutto italiana. Il riferimento va a tutte quelle vetture che cominciano ad avere una qualche rilevanza nel panorama automobilistico delle auto classiche, andando a penalizzare i collezionisti più giovani che investono cifre minori. Molti potrebbero decidere di disfarsene, vendendole all’estero o rottamandole e precludendo la possibilità a molti mezzi di diventare vetture d’epoca.
Le conseguenze si ripercuoterebbero anche sull’indotto: carrozzieri, tappezzieri e meccanici vedranno diminuire i propri introiti, così come i vari autoclub e i piccoli centri – ristoranti, alberghi del luogo, bar – che beneficiano dei raduni.