logo segugio.it
Chiama gratis 800 999 555

Auto: le utilitarie quelle più rubate

Pubblicato il 11/11/2015
Auto: le utilitarie quelle più rubate

Il furto dell’auto continua a essere l’incubo di molti guidatori italiani. Il fenomeno è in diminuzione rispetto al passato, ma le cifre sono ancora preoccupanti: secondo l’analisi condotta da LoJack – elaborata tramite i dati del Ministero dei Trasporti –  si è passati dalle 306 mila vetture rubate degli anni novanta alle attuali 120.495, circa 14 ogni ora. Durante l’ultimo anno solo la metà di quelle sottratte sono state recuperate dalle Forze dell’Ordine e restituite ai rispettivi proprietari, che vuole dire come sulle strade italiane spariscano nel nulla quasi 66 mila veicoli.

Negli ultimi vent’anni le auto sono diventate più tecnologiche attraverso l’utilizzo di centraline elettroniche, software che inibiscono il funzionamento della vettura e chiavi protette da codici di accesso, ma i ladri d’auto sono diventati veri e propri professionisti del trafugamento. Nel 1993 il tempo medio per forzare una vettura era di quasi 9 minuti, mentre nel 2011 si è passati a poco più di un minuto: oggi bastano 15 secondi.

Nella top ten delle auto più appetibili ci sono le utilitarie. Al primo posto della graduatoria troviamo la Fiat Panda con 11.848 esemplari rubati (l’11% del totale), seguita dalla Punto con 9.884 unità, Fiat 500 con 6.825 e Lancia Ypsilon con 4.448 furti. Al quinto posto, nonostante la sua uscita di produzione da oltre vent’anni, si piazza la Fiat Uno (4.184), quindi Ford Fiesta (3.178), Volkswagen Golf (2.880) e Smart Fortwo (2.446). Chiudono la Fiat Grande Punto e la Opel Corsa, rispettivamente con 1.594 e 1.522 furti. Rispetto al passato, i furti si concentrano su modelli diversi e spesso finiscono nel mirino le vetture in noleggio a breve e lungo termine perché seminuove e affidate spesso a clienti poco accorti.

La Campania si conferma regina dei furti con 22.681 episodi registrati, seguita da Lazio (19.843), Puglia (17.075), Lombardia (17.008) e Sicilia (16.781), con il risultato che quasi otto auto su dieci vengono sottratte in una di queste cinque regioni. Il fenomeno dei veicoli rubati è invece poco diffuso in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, rispettivamente con 176 e 456 episodi di furto. Roma è la città che detiene il primato di provincia dove si rubano più auto, mentre la più virtuosa è Sondrio con solo 27 vetture.

Le percentuali di recupero sono più alte al nord Italia con punte dell’86% nel Veneto, 84% in Liguria e 81% in Emilia Romagna. Al Centro-Sud le possibilità di tornare in possesso della propria auto sono decisamente più basse: lo scorso anno in Campania solo 7.602 vetture sono state ritrovate (il 33%) e nel Lazio la percentuale è scesa al 25%. Delle 66.145 vetture scomparse quasi il 50% (29.343) proviene proprio da questi due territori.

L’indagine di LoJack traccia anche un profilo sulla tipologia di ladro, sulle tecniche utilizzate e sui canali per smistare la refurtiva.

Nelle regioni del nord Italia esistono vere e proprie organizzazioni strutturate, ognuna delle quali ha uno specifico ruolo all’interno del traffico internazionale dei veicoli: chi ruba, chi bonifica, chi trasporta il mezzo fuori dall’Italia. I ladri, più che altro professionisti del furto che utilizzano tecniche hi-tech, sono sia italiani che provenienti dall’est Europa o dal Nord Africa, mentre tra i veicoli più violati ci sono auto di lusso e SUV che vengono smontate e trasportate all’interno di container verso i paesi dell’Est.

Al centro e al sud Italia i malviventi sono sia occasionali che facenti parte di bande organizzate: nella prima area i ladri sono nella maggior parte dei casi di nazionalità straniera mentre al meridione sono in prevalenza italiani. Per entrambi i territori le modalità di furto sono quelle più classiche, quali la forzatura della portiera o del finestrino.

Nelle regioni centrali i brand più sottratti sono Audi, Mercedes, Fiat e Toyota. Al Sud, invece, non si fanno distinzioni tra le varie categorie di auto (SUV, compatte, utilitarie o di lusso): i veicoli rubati vengono smontati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio oppure rimessi in circolazione modificando il numero di telaio e recuperando la targa da altre vetture gravemente incidentate ma non ancora radiate.

A cura di: Paola Campanelli

Articoli correlati