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Assicurazione auto, sparisce il tagliando dal parabrezza

Il comparto assicurativo vive in questi giorni un cambiamento epocale: dallo scorso 18 ottobre è scattata la dematerializzazione del contrassegno prevista dal decreto legge per le liberalizzazioni, che segna la fine dell’obbligo di esporre il tagliando fornito dalle compagnie.

Pubblicato il 21/10/2015
Assicurazione auto, sparisce il tagliando dal parabrezza

Il comparto assicurativo vive in questi giorni un cambiamento epocale: dallo scorso 18 ottobre è scattata la dematerializzazione del contrassegno prevista dal decreto legge per le liberalizzazioni, che segna la fine dell’obbligo di esporre il tagliando fornito dalle compagnie.

Il contrassegno aveva la funzione di certificare il pagamento del premio da parte dell’assicurato: contiene gli estremi del contratto, il nome e il marchio della compagnia, il numero di targa e il tipo di veicolo. Alcune compagnie continueranno a consegnarlo durante i primi mesi di attuazione della nuova disciplina, ma avrà soltanto finalità informative. 

Sarà invece doveroso tenere in auto i documenti rilasciati dalla compagnia per la polizza stipulata: questi, oltre a dimostrare di essere assicurati, sono necessari in caso di incidente stradale per fornire gli estremi del proprio contratto alla controparte o alle autorità che eventualmente intervengono.

I documenti provano l'adempimento dell'obbligo assicurativo anche negli altri Paesi dell’Unione Europea, mentre per i territori extra UE continuerà a essere obbligatoria la carta verde, un certificato di assicurazione internazionale che permette al mezzo italiano di viaggiare in quella nazione e che prova che si è in regola con l’RCA. 

La dematerializzazione del tagliando è stata adottata per diminuire l’aspetto dell’evasione assicurativa, visto la facilità con cui è possibile falsificare il cartaceo: attualmente i controlli saranno affidati agli strumenti elettronici. 

Sarà molto difficile circolare sprovvisti della copertura RC Auto, visto che le Forze di Polizia possono verificare che il veicolo sia regolarmente assicurato attraverso il numero di targa.

Si stima che Italia viaggino circa 3,9 milioni di veicoli senza assicurazione: al Sud le vetture che ne sono sprovviste sono oltre una su dieci (il 13,5%) e la loro incidenza sale anche al Centro (fino all'8,5%) e al Nord (6,2%).

I rilevamenti verranno effettuati durante i posti di blocco o utilizzando i dispositivi di controllo a distanza, quali tutor, autovelox e telecamere posizionate in prossimità dei varchi ZTL (zona a traffico limitato). 

Quando il sistema telematico riscontra anomalie, trasmette una segnalazione alla pattuglia più vicina: se gli agenti non rintracciano il veicolo, l'irregolarità sarà registrata dalla banca dati e la multa verrà inviata al domicilio del trasgressore.

Il sistema per effettuare la verifica è molto semplice. La compagnia invierà le informazioni relative alla polizza al SITA (Sistema Informativo Targhe Assicurative), la banca dati creata dall’ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) che contiene informazioni storiche sulle coperture dei veicoli. 

Dal SITA le informazioni confluiranno nel database della Motorizzazione, che contiene i dati sui veicoli immatricolati. L'incrocio delle informazioni contenute nelle due banche dati consentirà alle Forze dell'ordine di conoscere se gli automobilisti sono assicurati o meno. 

Il Sistema Informativo delle Targhe è aggiornato all'istante: in questo modo, anche pochi minuti dopo la stipula o il rinnovo del contratto, è possibile circolare senza il pericolo di essere segnalati come trasgressori.

A coloro che saranno sorpresi a circolare su strada senza una regolare polizza verrà comminata una multa che va da 841 a 3.287 euro oltre al sequestro del veicolo, che sarà “prelevato, trasportato e depositato in luogo non soggetto a pubblico passaggio” così come previsto dall’articolo 193 del Codice della Strada.

A cura di: Paola Campanelli

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