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Assicurazione auto, non frena il ribasso dei prezzi

Pubblicato il 07/10/2015

Aggiornato il 16/04/2020

Assicurazione auto, non frena il ribasso dei prezzi

Scendono ancora, per il terzo anno consecutivo, le tariffe dell’RC Auto. A stabilirlo è il Bollettino Statistico dell’IVASS, l'Istituto per la Vigilanza fra le Assicurazioni, che ha rilevato nel secondo trimestre 2015 una riduzione dell’1,6% rispetto al periodo gennaio-marzo dello stesso anno: su base annuale la variazione è stata pari a -7,8%.

Nelle province più importanti la diminuzione dei prezzi sullo stesso trimestre si è attestata vicino al valore medio: Milano -7%, Bologna -7,3%, Roma -7,5%, Napoli -9,2%, Palermo -8%. Riguardo alle regioni, emerge il ribasso della Puglia con -12,1%, seguita dalla Campania, -9,9%, e dalla Sicilia, -9,4%.

L’indagine è stata effettuata su un campione di contratti di durata annuale riguardanti autovetture a uso privato, basandosi sugli importi dei premi effettivamente pagati dagli assicurati.

Il premio medio nazionale per le polizze stipulate o rinnovate è stato pari a 450 euro, con il 50% degli assicurati che ha corrisposto più di 406 euro, il 90% meno di 696 euro e il 10% meno di 254 euro. Considerando la classe d’età degli assicurati, l’indagine ha evidenziato un costo dell’RC Auto molto al disopra della media per gli automobilisti con meno di 25 anni, 716,7 euro, contro i 420 euro degli over 60 e i 444,1 euro dei guidatori tra i 35 e i 45 anni.

La regione più cara è risultata essere la Campania con una media di 623 euro per contratto, mentre quelle caratterizzate dagli importi minori sono Valle d’Aosta, con 302,2 euro, e Friuli Venezia Giulia con 334,8 euro.

Le 10 province più costose comprendono tre città toscane (Prato, Massa-Carrara e Pistoia), tre calabresi (Crotone, Vibo Valentia e Reggio di Calabria), due pugliesi (Brindisi e Taranto) e due campane (Napoli e Caserta). Napoli si conferma la città italiana con le tariffe assicurative più elevate, 727 euro, mentre il nord-est d’Italia continua a far registrare i premi più bassi: Pordenone è la più conveniente con 320 euro, seguita da Vercelli e Udine rispettivamente con 326,8 e 327,4 euro.

L’abbassamento della spesa per l’RC Auto è frutto anche della diffusione della scatola nera, caratterizzata da un andamento tendenzialmente crescente: si è passati dal 10,7% delle polizze stipulate a ottobre 2013 al 13,8% di giugno 2015. A incentivarne l’uso sono le stesse compagnie, visto che il loro utilizzo permetterebbe non solo di provare la dinamica dei sinistri ma anche di perseguire in sede penale eventuali frodi assicurative commesse dagli assicurati.

La percentuale maggiore di contratti che prevedono l’installazione del dispositivo sono Sicilia, Calabria e Puglia, rispettivamente con il 22,9%, 22,8% e 21,4%. Le percentuali più basse si registrano in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta (tra il 4,4 e il 7,2%).

Per quanto riguarda le singole province, la black box raggiunge percentuali significative a Caserta (39%), Napoli (35%), Catania (30%), Reggio Calabria (28%); i centri caratterizzati dall'incidenza più bassa sono quelli dove si verificano meno sinistri e meno casi sospetti di frodi, vale a dire Bolzano, Rovigo, Belluno, Udine e Oristano (tra il 3,6 e il 5,2%).

In totale disaccordo con le rilevazioni dell’IVASS, la Federconsumatori: “dati del tutto fuori luogo quelli resi noti dall'IVASS sulla presunta diminuzione dei costi dell’RC Auto nel secondo trimestre del 2015. Già parlare di diminuzioni sarebbe inappropriato, addirittura registrarne di così elevate ci lascia estremamente perplessi. Noi rileviamo un +1,5%”. La stessa Associazione sottolinea ancora una volta come l’Italia abbia il primato di maglia nera d’Europa in materia di tariffe assicurative, segno della scarsa concorrenza tra le compagnie.

A cura di: Paola Campanelli

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