Bollo auto, cosa cambia a livello locale

Buone notizie per i cittadini lombardi che devono ancora mettersi in regola con il pagamento del bollo auto.
Molti automobilisti hanno ricevuto un telegramma dalla Regione che informava della possibilità, per coloro che non avessero ancora regolarizzato il versamento della tassa, di corrispondere solo l’importo originario, senza sanzioni, interessi e spese.
L'agevolazione è valida per i bolli che riguardano gli anni dal 1999 al 2014, anche in caso di avvenuta ricezione della cartella esattoriale: in quest’ultimo caso, è escluso il normale pagamento se siano state già avviate azioni di carattere esecutivo, come il pignoramento.
Per usufruirne, è necessario solo provvedere al pagamento con modalità ordinaria presso tutti i punti riscossione autorizzati, che effettueranno in automatico il calcolo di quanto dovuto: per le posizioni in cui è avvenuta l’iscrizione a ruolo, sarà necessario rivolgersi a uno studio di consulenza automobilistica autorizzato. Il termine per mettersi in regola è il 31 marzo 2016: oltre questa data saranno nuovamente applicati sanzioni, interessi e spese.
L’ammenda per il mancato pagamento del bollo dipende dai giorni di ritardo. Entro i primi 14 giorni la mora sarà pari allo 0,2% oltre agli interessi giornalieri: fra il 15° e il 30° giorno, la sanzione aumenterà al 3% della tassa originaria, fra il 31° e il 90° sarà maggiorata del 3,33% e fra il 90° e il 365° si verserà il 3,75% in più. Oltre l’anno, la tassa sarà aumentata del 30%.
È bene ricordare che la scadenza della tassa di proprietà dipende dal tipo di veicolo: per le auto coincide con gennaio, agosto e dicembre, mentre per le moto il versamento dovrà essere effettuato entro gennaio e luglio. Questi termini non valgono per le Regioni Lombardia e Piemonte, dove ogni veicolo paga la propria tassa sulla base di quando è avvenuta la sua immatricolazione.
Mese di scadenza e mese di pagamento non equivalgono: se ad esempio il termine è ad agosto, il rinnovo dovrà eseguirsi entro settembre. Nel caso in cui l’ultimo giorno utile per il pagamento coincidesse con un giorno festivo, la scadenza sarà automaticamente prorogata al primo giorno feriale disponibile.
Non tutti i cittadini sono chiamati al pagamento del bollo. Tra le categorie esentate ci sono i possessori di veicoli elettrici, che ne godono nei cinque anni dopo la prima immatricolazione; vantaggi simili anche per le auto ibride, che possono essere esenti dalla tassa per un periodo di tre anni, mentre per quelle a gpl o metano l’agevolazione si traduce nel pagamento di un quarto rispetto a chi ha un’auto a benzina. In ogni caso, è bene informarsi sui siti delle singole Regioni perché la normativa non è uniforme.
Stesso discorso per i veicoli storici: in questo caso la normativa è un po’ più complessa, vista l’abolizione dell’esenzione dal pagamento per i mezzi tra i venti e i ventinove anni e la conseguente presa di posizione da parte di alcune Regioni. Attualmente i territori che hanno dovuto reinserire il bollo sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Liguria, Puglia, Valle d’Aosta, Sardegna e Marche. Stessa cosa anche in Toscana, dove però la tassa è stata ridotta del 10%. Il privilegio è stato invece mantenuto in Piemonte, Sicilia, Veneto e Lombardia.
Anche la provincia autonoma di Trento ha deciso di mantenere l’esenzione per auto e moto con più di vent’anni: in questo caso non si è fatta attendere la risposta dell’Esecutivo, che lo scorso 10 agosto ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione della stessa Provincia. Se la Consulta dovesse dare ragione al Governo, i possessori di questi mezzi dovranno pagare cifre che potrebbero arrivare anche a 1600 euro.
La nuova normativa del 2015 non ha previsto invece novità per i veicoli che hanno più di trent’anni. Se non sono destinati a uso professionale, si ha diritto automaticamente a non versare il bollo tradizionale ma solo una tassa di circolazione annuale, variabile tra i 28 e i 31 euro per le auto e poco più di 10-11 euro per le moto. Sulla cifra non si applicano sanzioni in caso di pagamento tardivo.