ANIA: le nuove proposte per abbassare le tariffe

Continuano i lavori parlamentari per decidere le nuove norme sulle assicurazioni contenute nel DDL concorrenza. A metà giugno l’ANIA ha incontrato le commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera avanzando una nuova proposta: intervenire sulle valutazioni dei sinistri che implicano il danno da morte.
Le compagnie vorrebbero che l’esecutivo modificasse le tabelle usate dai tribunali italiani per stabilire quanto dovuto ai familiari della persona defunta in un incidente, lamentando l’aumento oltre misura della platea dei legittimati e gli elevati importi liquidati, che nel caso degli stretti congiunti arrivano fino a 328 mila euro per ciascun parente.
L’ANIA propone che la nuova disciplina limiti i beneficiari ai soli parenti entro il secondo grado, compresi i conviventi con una stabile relazione affettiva e riduca, contemporaneamente, l’importo da risarcire.
“Non è il compito degli assicuratori”, commenta Aldo Minucci, presidente dell’ANIA, “definire il valore della vita umana, ma non possiamo nascondere la realtà: se vogliamo avvicinarci al prezzo delle assicurazioni negli altri Paesi, anche il livello dei risarcimenti in caso di morte deve essere coerente”.
La differenza tra le tariffe assicurative italiane e quelle degli altri Paesi europei si è notevolmente ridotta negli ultimi tre anni, ma la riduzione dei prezzi è stata determinata dal calo del numero di incidenti: la ragione principale è da attribuire alla crisi economica, che ha portato a un minor utilizzo dell’autovettura.
L’associazione si sofferma ancora una volta sull’azione di contrasto alle frodi, ancora largamente diffuse in alcune macroaree del territorio italiano. A tal proposito si è fatto riferimento ai dati rilevati dall’IVASS, che evidenziano come i sinistri sospetti e classificati a rischio frode sono stati nel 2013 circa 460 mila su un totale di quasi 2,8 milioni e la percentuale a livello nazionale si attesta al 16,4%, con un valore che in Campania sale al di sopra del 39%.
Secondo Minucci la maggior parte dei cambiamenti contenuti nel DDL concorrenza possono essere considerati positivi ma non sufficienti, visto che andrebbero introdotte ulteriori misure: un esempio è l’identificazione dei testimoni in caso di sinistro anche nell’eventualità di danni alla persona.
Riguardo poi alle modifiche previste dall’articolo 5 sulle “Misure relative all’assegnazione delle classi di merito”, secondo l’Associazione presenterebbero alcuni aspetti sfavorevoli. Nel dettaglio, la critica riguarda sia la previsione di una minore penalizzazione per gli assicurati responsabili di sinistri che decidano di stipulare una polizza con scatola nera, sia il divieto di tener conto nell’applicazione del bonus-malus familiare (la cosiddetta legge Bersani) della durata del rapporto assicurativo. Secondo l’ANIA la nuova disciplina “non può indurre riduzioni del prezzo dell’RC Auto ma solo effetti redistributivi, dando benefici ad alcuni e penalizzando tutti gli altri, con chiari dubbi sull’efficacia di tale metodologia”.