RC Auto: se cambi, risparmi

I premi dell’RC Auto fanno registrare un calo consistente nel corso del 2014: a dirlo è la Relazione Annuale dell’IVASS, l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, che ha rilevato come i prezzi effettivi e non di listino delle polizze si siano ridotti in media dell’8%, proseguendo il trend discendente iniziato già nel 2013.
Il miglioramento sul fronte dei prezzi, confermato anche dall'Osservatorio Assicurazioni di Segugio.it è legato a due fattori: meno incidenti e minori costi dei risarcimenti. “Il rapporto fra sinistri e veicoli circolanti”, spiega Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d'Italia e presidente dell'IVASS, “è sceso ancora al 6% anche per effetto del protrarsi della recessione; era al 7,4% nel 2011. Il costo medio dei risarcimenti nel 2014 è diminuito dell’1,5%. Notevolissimo poi il ridimensionarsi del fenomeno delle microlesioni, -17% lo scorso anno e si sono ridotte a un terzo di quel che erano nel 2011".
Tuttavia, lo stesso Istituto evidenzia che le tariffe italiane risultano essere le più alte nel confronto internazionale: nonostante i significativi ribassi, il ritmo di discesa dei prezzi è ancora troppo lento.
Dall’indagine risulta che è aumentata la mobilità dei clienti da una compagnia all’altra, che ha conseguentemente portato al ribasso dei prezzi, mentre un assicurato su sei ha cambiato compagnia nel 2014, raggiungendo una riduzione di prezzo pari al 22% rispetto al precedente contratto.
Gli assicurati che hanno deciso di continuare il rapporto contrattuale con la stessa compagnia hanno beneficiato comunque di una riduzione del prezzo, ma in percentuale molto minore: il risparmio sulla tariffa si è attestato in media sul 5%. Circa un contratto su dieci include ora una clausola di risarcimento in forma specifica: in caso di sinistro senza colpa l’assicurato si impegna a far riparare il veicolo presso un’officina indicata dalla compagnia.
Strettamente correlato con il costo dell’assicurazione è il tema delle frodi. L’Istituto sottolinea l’importanza della realizzazione dell'Archivio integrato antifrode (Aia), ma critica le compagnie perché poco propense a utilizzarlo: la causa principale sarebbe il ritardo delle stesse agenzie nell’adeguamento delle infrastrutture informatiche.
La relazione dell'IVASS interviene anche sugli altri rami del campo assicurativo. La crisi del 2011-2012 sembra superata, anche se il comparto che traina maggiormente il settore risulta essere quello Vita: nel ramo Danni non automobilistici, invece, permane l’irreversibile problema della sottoassicurazione.
Il dato positivo per polizze Vita arriva dalla raccolta premi, visto che le compagnie assicurative italiane hanno sfiorato i 150 miliardi di euro: un risultato nettamente più alto rispetto alla media europea. In questo stesso ramo è previsto un passaggio dalle polizze tradizionali a quelle "unit linked" che tendono a porre il rischio a carico dell'assicurato.