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Auto, i costi riducono la manutenzione

Pubblicato il 24/06/2015
Auto, i costi riducono la manutenzione

Gli italiani sono sempre più restii nei confronti della manutenzione dell’auto. Alla base c’è un evidente motivo di tipo economico, causato dalle spese da sostenere per pezzi di ricambi e manodopera.

Il sentiment è stato rilevato da un’indagine condotta dal Centro Studi e Documentazioni di Direct Line, esaminando un campione di oltre 1000 automobilisti.

Dalla ricerca risulta che gli italiani sono consapevoli della necessità di dover effettuare la manutenzione della proprio automobile, sia per una questione di sicurezza che di durata del mezzo: il 12% tuttavia ha dichiarato di non eseguire alcun intervento sul veicolo a causa dei costi troppo alti. La percentuale è preoccupante se si considera che il totale del parco auto circolante in Italia comprende circa 37 milioni di veicoli: oltre 3 milioni di questi non riceverebbe neanche la manutenzione ordinaria.

Nel 2012 solo il 34% degli automobilisti giudicava i costi per le riparazioni troppo alti: oggi il dato è addirittura triplicato, arrivando al 93%. Diventa sempre più frequente la consuetudine di occuparsi da soli della manutenzione della macchina: il 23% ricorre al fai da te, il 17% si occupa degli interventi più semplici, il 13% affida la manutenzione al partner e il 7% si limita alle operazioni ordinarie evitando lo smontaggio e la relativa sostituzione di parti meccaniche.

“Gli italiani sono sempre più preoccupati e attenti ai costi di gestione e mantenimento delle proprie auto” spiega Barbara Panzeri, Direttore Marketing di Direct Line. “Spesso infatti questi fattori influiscono anche sulle scelte di acquisto dell’auto, facendo propendere il consumatore verso modelli meno cari da mantenere e gestire nel tempo”.

La statistica evidenzia come sempre meno italiani giudichino il tagliando assolutamente necessario: i dati indicano una percentuale che nel 2015 è scesa al 69%. Il 19% degli intervistati adempie comunque ai propri obblighi ma considera inutili le spese relative alla manutenzione, mentre il 7% dichiara di possedere un’automobile oramai datata su cui non vale la pena spendere soldi.

Tuttavia, è bene tenere in considerazione che trascurando l’auto si può andare incontro a danni costosi in futuro e soprattutto mettere in pericolo la sicurezza propria e degli altri guidatori.

Piccoli interventi di cura del veicolo possono evitare di prosciugare le proprie finanze: uno di questi è il cambio dell’olio. Se eseguito a intervalli chilometrici o di tempo prestabiliti mantiene in piena efficienza il funzionamento del motore: a fronte di una spesa di poche decine di euro, si allunga notevolmente la vita dell’auto.

È importante fare attenzione all’usura dei freni, controllando che la relativa spia non sia accesa o che durante la frenata non si sentano strani rumori metallici. È consigliato non rimandare troppo a lungo la sostituzione delle pasticche: solitamente il costo di quest’ultime per un’auto di media cilindrata si aggira sui 70-80 euro. Il rischio, continuando a viaggiare, è di dover cambiare anche i dischi facendo lievitare di parecchio la spesa.

Infine, è fondamentale controllare la cinghia di distribuzione: equipaggia soprattutto auto di media-bassa cilindrata e potrebbe rompersi se non si rispetta l’intervallo di sostituzione indicato nelle specifiche della casa madre (in media ogni 80-100 mila km), provocando nei casi più gravi il danneggiamento dell’intero motore.

A cura di: Paola Campanelli

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