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Omicidio stradale, al vaglio il disegno di legge

Pubblicato il 13/05/2015
Omicidio stradale, al vaglio il disegno di legge

Lo scorso mese di aprile è approdato in commissione Giustizia del Senato il testo unificato sul nuovo reato di omicidio stradale

Il disegno di legge punta a introdurre l’applicazione della fattispecie per coloro che alla guida del proprio veicolo provocano la morte di una o più persone, soprattutto se commessa da soggetti ubriachi o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In quest’ultimo caso la pena della reclusione dovrebbe variare da un minimo di 5 a un massimo di 12 anni e dai 4 agli 8 anni se il guidatore che commette il reato è lucido e sobrio. Le condanne possono essere triplicate fino a un massimo di 18 anni in caso di omicidio multiplo.

Al momento, l'unica disposizione prevista in questi casi è l’articolo 589 del codice penale sull'omicidio colposo, secondo cui chiunque causi la morte di qualcuno violando le norme del codice della strada è punito con la reclusione fino a 7 anni. Stesso termine se il guidatore è ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, mentre in caso di più vittime la pena non può superare i 15 anni.

Dal disegno di legge sull’omicidio stradale è scomparsa la pena accessoria del cosiddetto ergastolo della patente, che prevedeva per i condannati in via definitiva la revoca a vita del documento di guida. Secondo il Senatore Cucca, relatore del provvedimento, “un simile meccanismo sanzionatorio, per la definitività dei suoi effetti, non appare difendibile sul piano della legittimità costituzionale”. La revoca totale era stata inserita in caso di omicidio colposo causato da conducente alla guida con tasso di alcolemia superiore a 1,5 g/l o sotto l’effetto di stupefacenti: stesso provvedimento era stato valutato in presenza di più vittime e lesioni di una o più persone.

Lo stesso Senatore ha annunciato l’inserimento di un emendamento che disporrà la revoca temporanea della patente al posto della sospensione fino a 12 anni: il provvedimento avrà natura penale e non amministrativa e sarà un magistrato a stabilire l’entità del periodo. Ulteriori modifiche prima del testo definitivo sono attese anche da parte di esponenti di altre forze politiche.

Secondo alcune Associazioni non serve fare nuove leggi ma applicare quelle che già esistono. Per Carmelo Lentino, Presidente di “Bastaunattimo”, sarebbe necessario aumentare i controlli sulle strade e il coordinamento tra le polizie, oltre ad effettuare una riforma del codice della strada: la mancanza di coperture finanziarie, però, non permette l’attuazione di quest’ultima proposta.

Il progetto di legge sull’omicidio stradale è voluto dall’esecutivo per cercare di creare un deterrente al crescere del numero di incidenti e prevenire il fenomeno delle “vittime delle strada”, soprattutto nel caso in cui i decessi o i feriti gravi siano causati da comportamenti incauti alla guida.

Si contano circa 3 mila morti e quasi 260 mila feriti ogni anno in oltre 180 mila incidenti stradali: secondo i dati forniti dall'osservatorio ASAPS, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, solo nei primi due mesi di quest'anno gli episodi di pirateria sono stati 160 e nel 20% dei casi l’investitore è risultato sotto l'effetto di alcol e droga.

A cura di: Paola Campanelli

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