Auto, il volante intelligente è una realtà
Aggiornato il 18/05/2015

Arriva dalla Nardi, storico brand nella costruzione di volanti per auto, l’ultima novità in fatto di sicurezza stradale.
L’azienda italiana ha sviluppato un nuovo sistema capace di attivare autonomamente delle misure di sicurezza in base alla pressione esercitata dalle mani sul volante.
“Proviamo a immaginare che una macchina invada la nostra carreggiata perché il suo guidatore si è addormentato”, spiegano i tecnici della Nardi, “ipotizziamo che qualcuno davanti a noi freni bruscamente. Il primo riflesso spontaneo che avrà il nostro corpo è quello di stringere il volante”. Proprio in queste situazioni, entra in funzione il dispositivo qui inserito.
Il sistema, chiamato IPS, prende decisioni istantanee per il guidatore: il fine principale è quello di prevenire incidenti stradali e situazioni potenzialmente pericolose, attivando istantaneamente gli altri dispositivi di sicurezza a bordo del veicolo. Analizzando la variazione della pressione sul volante e in particolare la sua velocità, l’IPS comprende se la reazione del guidatore è volontaria o è causata da una manovra di emergenza.
A tali reazioni, il sistema può abbinare situazioni di emergenza predefinite, quali suonare il clacson, lampeggiare con gli abbaglianti o attivare le luci di stop per avvisare i mezzi che seguono. Il congegno, che funziona su tutta la superficie dello sterzo, si adatta allo stile di guida e alle caratteristiche fisiche dei guidatori, modificandosi a seconda delle abitudini di chi utilizza l’auto.
Le future dotazioni, dunque, riusciranno a prevedere non solo situazioni di pericolo, ma anche l’eventuale errore di chi guida il veicolo. Proprio l’errore umano è oggetto di studio da parte dei ricercatori delle Università di Cornell e Stanford, con l’obiettivo di mettere a punto una nuova tecnologia capace di prevederlo. La sperimentazione mira, attraverso l’utilizzo di telecamere all'interno dell'auto, non solo a controllare ciò che succede al di fuori del mezzo ma anche il comportamento del conducente.
Allo stesso modo, i movimenti di testa e corpo vengono esaminati dal sistema, che riuscirà a intuire il tipo di azione che l’automobilista compierà negli istanti successivi (svoltare a destra, sorpassare un altro veicolo, cambiare corsia): il fine è quello di avvisarlo nel caso la manovra fosse considerata azzardata.
Una serie di test effettuati su 1500 km di strade cittadine hanno permesso di associare una serie di movimenti dell’automobilista ad azioni di guida imminenti. Mettendo alla prova diversi guidatori, il sistema ha individuato correttamente quasi il 78% delle manovre, riuscendo ad anticipare di circa 3,5 secondi una svolta e un cambio di corsia.
Questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo: i ricercatori pensano all’impiego di telecamere avanzate e all’applicazione di sensori su pedali e volante, in modo da ampliare il controllo dei movimenti del conducente.