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Mercato auto Europa, vendite a più 7%

Pubblicato il 30/03/2015
Mercato auto Europa, vendite a più 7%

Il mercato europeo dell’auto continua a registrare numeri positivi e i dati diffusi dall’ACEA parlano di un +7% a febbraio 2015, portando le vendite totali in Europa a quota 958.145 vetture immatricolate rispetto alle 895.116 dello stesso periodo del 2014.

Quello di febbraio è il diciottesimo incremento consecutivo dal mese di settembre 2013: in 13 dei 30 paesi si è rilevata una perdita, mentre a trainare la crescita sono stati Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna e Italia.

Il primo bimestre dell’anno si chiude con un + 6,6% di veicoli immatricolati, frutto della differenza tra 1.986.792 e 1.863.114 del gennaio-febbraio 2014. Soffrono invece i paesi dell’Est, con diverse nazioni che continuano a risentire dello stato di agitazione che da diversi mesi colpisce l’Ucraina. Dopo la pesante frenata di gennaio, solo la Romania riprende a crescere: +12,8%, mentre Polonia e Slovacchia continuano a scendere rispettivamente del 12,9% e 1,5%.

Secondo Romano Valente, Direttore Generale di UNRAE (Associazione delle Case estere), i risultati continuano a progredire “sulla spinta di politiche di rinnovo del parco circolante su alcuni grandi mercati e anche sullo sviluppo del noleggio come accade in particolare in Italia dove, pur presentandoci con una crescita a doppie cifre rispetto a un passato molto basso, dobbiamo fronteggiare le reali difficoltà delle reti di vendita dovute alla stagnazione degli acquisti da parte delle famiglie”. Il mercato italiano conclude il mese di febbraio con un rialzo del 13,2%, dopo il +10,9% di gennaio 2015.

Analizzando gli altri mercati, si scopre che il dato record lo fa segnare la Spagna con 86.717 immatricolazioni e un +26,1% rispetto all’anno precedente, archiviando gennaio-febbraio 2015 a 154.836 unità, in crescita del 26,7%.

Segno più per tutti i canali di vendita: i privati salgono del 24,9%, le società del 24,3% e il noleggio del 30,4% rispetto allo scorso anno. Dalla Germania arriva un +6,6%, facendo aumentare anche le stime di vendita calcolate dalla VDA (l’Associazione dei Costruttori tedeschi) per l’intero 2015: da 3.090.000 a 3.140.000. Un +12% è il risultato della Gran Bretagna: è il trentaseiesimo mese di crescita consecutiva, con 76.958 auto nuove registrate e un primo bimestre che termina con un +8,3%; il boom arriva dal settore del noleggio, con un +19,9%.

Chiude la classifica delle migliori cinque la Francia, con 147.584 immatricolazioni e un balzo in avanti del 4,5% sul mese di febbraio 2014. L’Esecutivo francese ha deciso di introdurre nuove misure a favore dell’ambiente, che stanno incentivando il mercato: visto il gran circolare di auto diesel, è stato previsto di azzerare la differenza di prezzo tra la benzina e il gasolio e di introdurre da aprile un bonus fino a 10.000 euro per coloro che volessero sostituire la propria auto con una vettura elettrica.

Tra i principali costruttori, si sono distinti soprattutto i big tedeschi: il Gruppo Volkswagen ha chiuso con un +11,1%, BMW a +16,8% e Daimler a +13,2%; bene anche la giapponese Nissan, con un +28,8%  e +32,4% da inizio anno. Torna in positivo la PSA (+1,1%) ma solo grazie alla Peugeot che aumenta le proprie vendite del 4,5%, mentre calano Citroën (-0,7%) e DS (-20,8%); buone le performance di Renault (+9,9%), Ford (+6,9%), Toyota (+7,6%) e delle coreane Kia (+7,2%) e Hyundai (+0,8%).

Continua il buon andamento di Fiat Chrysler Automobiles: a febbraio il rialzo è stato del 5,4% in Italia, del 3,1% in Germania, del 7,9% nel Regno Unito, del 7,4% in Francia e del 26,3% in Spagna. Nel primo bimestre 2015, FCA ha immatricolato 96 mila vetture, il 4,4% in più dello stesso periodo del 2014. A trainare il Gruppo è stato ancora una volta il marchio Jeep, con un + 200,7%: meno eclatanti le cifre dei marchi Fiat, +5,5%, Lancia, +5,8% e Alfa Romeo, +3,3%.

Infine, le auto di lusso subiscono una brusca frenata rispetto ai numeri dello scorso anno: Ferrari e Maserati fanno segnare un -23,3%, mentre Lamborghini e Bugatti hanno visto scendere le immatricolazioni del 21,6%. In controtendenza Porsche, che si contraddistingue con +45,8% su base annua.

A cura di: Paola Campanelli

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