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Assicurazioni: come e quanto si può risparmiare?

Pubblicato il 27/03/2015
Assicurazioni: come e quanto si può risparmiare?

Il premio medio delle tariffe assicurative continua a ridursi: è quanto rilevato dall’ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, che ha reso disponibili i dati relativi all’andamento del prezzo medio pagato dagli assicurati per la copertura RC Auto nel mese di dicembre 2014.

L’indagine ha riguardato quasi 2,5 milioni di contratti, per una cifra complessiva che è pari a poco più di 1.080 milioni di euro: il 76% delle polizze apparteneva al settore dell’auto, il 3,7% a quello dei motocicli e circa l’1,3% a quello dei ciclomotori.

La ricerca mostra come il costo medio della copertura prima delle tasse si sia attestato sui 434 euro, 29 euro in meno rispetto ai 463 del mese di dicembre del 2013, meno 6,3%. Il valore era già in calo sul 2012 del 6,5%, quando le tariffe avevano un prezzo medio di 496 euro: dunque, il risparmio tocca i 62 euro in due anni: meno 12,5%.

Considerando l’intero anno, tra il 2013 e il 2014 l’importo dopo le tasse è sceso da circa 551 a 518 euro: le imposte, che hanno gravato per il 15,6% e il contributo al Servizio Sanitario Nazionale, pari al 10,5%, hanno pesato nel 2014 per il 26,1% del premio.

Arriva forte il monito delle Associazioni dei consumatori che, a fronte di ribassi così risicati, denunciano gli sproporzionati aumenti degli anni precedenti. Secondo la Federconsumatori, per assicurare un’auto di media cilindrata, fino a 1800cc, nel 2013 sono serviti 1250 euro: l’incremento rispetto al 2006, quando il prezzo medio era di 868 euro, sarebbe del 122%, pari a 382 euro. In una nota, la stessa Associazione denuncia i rincari dell’ultimo ventennio: “i costi medi delle tariffe RC Auto in 19 anni, dal 1994 al 2013, sono più che raddoppiati passando da 391 euro del 1994 a 1.250 euro nel 2013, con una incidenza di valore di più 859 euro ed una percentuale in crescita del 235%.

Guardando le rilevazioni effettuate dall’Osservatorio di Segugio.it, è possibile conoscere l’andamento dei premi registrati dal comparatore fino ai primi mesi del 2015. Nel secondo semestre dello scorso anno, la tariffa media nazionale è stata di 787,24 euro, contro gli 811,36 del primo semestre 2014: il costo medio più basso ha riguardato le città di Pordenone con 509 euro, a seguire Aosta con 525 euro e Udine con 527 euro, mentre quello più alto si è registrato a Napoli dove il premio medio si è attestato a 1524 euro, seguita da Caserta con 1499 euro e Foggia con 1385 euro.

Quest’anno, il prezzo medio nazionale delle tariffe rilevato da Segugio.it è di 765 euro, in calo del 2,82% rispetto al secondo semestre 2014 e di quasi il 5,8% sul primo semestre. I centri più cari rimangono Napoli, Caserta e Foggia, quelli più virtuosi Pordenone, Aosta e Gorizia.

Considerando i dati riguardanti il periodo dalla fine del 2011 a oggi, si evidenzia un trend altalenante a seconda delle province considerate. In 49 dei 110 capoluoghi italiani c’è stato un incremento medio del 3,52%: gli aumenti più importanti hanno riguardato Benevento (+11,7%), Napoli (+11,1%), Matera (+11,1%), Massa (+9,4%) e Enna (+7,3%); Foggia è stata l’unica città in cui non si sono registrate variazioni percentuali. Nelle restanti 59 si è invece rilevata una riduzione  del 3,81%, con ribassi massimi che hanno interessato Arezzo (-7,9%), Treviso (-7,9%), Sassari (-7,9%) e Pordenone (-6,6%).

È possibile allora confermare che nella maggior parte delle città l’importo medio delle tariffe sia diminuito; tuttavia, molto di più può essere fatto nelle aree del Mezzogiorno, dove i premi intaccano più significativamente i redditi delle famiglie.

Uno strumento utile per trovare la tariffa migliore è il comparatore Segugio.it, che permette di confrontare in modo semplice e intuitivo le principali compagnie assicurative attive in Italia risparmiando centinaia di euro sulla polizza di responsabilità civile. Le province dove si può risparmiare maggiormente grazie alla comparazione? Caserta, il 74,46% in meno, Foggia con il 72,14%, Taranto, 71,31% e Napoli, 70,44%.

A cura di: Paola Campanelli

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