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Assicurazioni, il nuovo Ddl riduce i risarcimenti

Pubblicato il 18/03/2015
Assicurazioni, il nuovo Ddl riduce i risarcimenti

Le modifiche introdotte dal disegno di legge sulla concorrenza nel campo assicurativo hanno portato risparmi non solo per gli automobilisti ma anche per le stesse compagnie.

La novità riguarda essenzialmente un taglio degli indennizzi di invalidità di oltre il 15%.

Per i danni meno gravi, il governo è intervenuto secondo due modalità: la prima, ha diminuito la base di calcolo per i risarcimenti, che sono stati ridotti dagli attuali 795,91 euro per punto di invalidità ai 674,78 euro (il 15,21% in meno). La seconda, ha riguardato la modifica del titolo all’articolo 139, che non recita più “danno biologico per lesioni di lieve entità”, ma “danno non patrimoniale per lesioni di lieve entità”, eliminando il danno morale e liquidandolo assieme al danno biologico nella misura ridotta stabilita dalle nuove tabelle. Quest’ultime non sono ancora state rese note, ma si stima un risparmio per le compagnie del 40% sui danni di lieve entità.

Facciamo un esempio per capire meglio: il caso in questione è quello di un uomo ferito in un incidente, che subisce un’invalidità dell’8%. Con il sistema vigente avrebbe diritto al riconoscimento del danno biologico per circa 12 mila euro, ai quali si aggiungerebbero quasi il 30% per il danno morale e un’ulteriore quota di personalizzazione relativa al caso specifico che potrebbe portare a una maggiorazione del 20% (tiene conto delle condizioni personali e soggettive del danneggiato). Il totale dell’indennizzo sarebbe poco più di 18 mila euro.

Con le nuove regole, invece, la stessa invalidità verrebbe liquidata per una cifra attorno ai 10 mila euro (comprensivi anche del danno morale), a cui si aggiungerebbe la personalizzazione del danno che sarebbe ponderata su una base comunque ridotta.

Le nuove disposizioni modificano anche il risarcimento dei danni più rilevanti: le compagnie potrebbero risparmiare tra i 400 e 500 mila euro ad evento. In questo caso è stata cambiata la dicitura dell’articolo 138 del Codice delle assicurazioni: si passa da “danno biologico per lesioni di non lieve entità” a “danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità”. Come per la modifica dell’articolo 139, il rimborso del danno previsto dalle tabelle nazionali includerà anche i danni morali: quelli temporanei di grave entità saranno parificati ai danni lievi. La copertura prevista sarà dunque di 39,37 euro per ogni giorno di invalidità, decurtando del 71,88% gli attuali 140 euro.

“È profondamente ingiusto”, spiega l’avvocato Marco Bona specialista in materia di responsabilità civile e risarcimento danni, “perché le vittime di incidenti stradali sono sempre più vittime di serie B. Queste tabelle infatti valgono solo per gli incidenti stradali e per la responsabilità medica, guarda caso anch’essa coperta da assicurazione. In tutti gli altri casi si applicano invece le tabelle messe a punto dall’Osservatorio Giustizia Civile di Milano, che prevedono risarcimenti molto, ma molto più elevati”.

Insorgono le associazioni di categoria: forte la posizione di Federconsumatori che, se il Parlamento dovesse confermare quanto deciso dal Ddl, vedrebbe non tutelato il diritto sul danno alla salute degli assicurati. Proteste anche da parte dell’AVISL (Associazione Vittime incidenti stradali sul lavoro e malasanità) che attraverso il Presidente Domenico Musicco chiede “di scongiurare l’ennesima ingiustizia nei confronti delle vittime di incidenti stradali", incoraggiando il governo nella velocizzazione dell’iter per l’approvazione del reato di omicidio stradale.

A cura di: Paola Campanelli

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