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Mercato europeo: le auto continuano a vendersi

Pubblicato il 27/02/2015
Mercato europeo: le auto continuano a vendersi

Dopo i dati italiani arrivano anche quelli europei: il mercato dell’auto si conferma positivo nel primo mese del 2015 per quasi tutti i paesi membri.

Inserendo anche i paesi dell’EFTA, l’Associazione europea di libero scambio di cui fanno parte Islanda, Norvegia e Svizzera, le immatricolazioni salgono a oltre un milione di veicoli, con un incremento del 6,2% (dati ACEA).

“Dopo una crescita del 5,7% nell’intero 2014”, commenta Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor, “il nuovo incremento è indubbiamente di buon auspicio per il 2015 anche se, per ritornare ai livelli ante crisi, occorrerebbe che la ripresa avesse un tasso ben più sostenuto: il livello raggiunto nel 2014 è inferiore del 19,4% rispetto a quello del 2007”.

Considerando le singole nazioni, si nota che i paesi dell’Europa del sud crescono più di quelli del nord. Il mercato spagnolo chiude il mese di gennaio con un incremento del 27,5%, dopo una crescita del 18,4% nel 2014, mentre in Portogallo l’aumento è stato del 28% dopo il +34,8% del 2014: in Italia si è registrato un +10.9% (4,2% nel 2014). A seguire abbiamo la Gran Bretagna con un + 6,7% – la 35esima crescita positiva consecutiva –, la Francia con un +6,2% e la Germania con un +2,6%. A trainare il dato positivo delle prime due è stato il settore del noleggio: +18,1% per la Gran Bretagna e +40% per la Francia.

Tra i paesi che hanno rallentato ci sono Romania, Polonia e Slovacchia: a causa della crisi della vicina Ucraina, fanno registrare rispettivamente a gennaio -2,7%, +1,7% e -16,2%, mentre nel 2014 avevano chiuso sopra la media europea (+21,6%, +12,9% e +9,5%).

In flessione anche Finlandia, Slovacchia, Grecia, Lussemburgo, Belgio, Austria ed Estonia. Tra i Paesi EFTA cresce solo l’Islanda, mentre Svizzera e Norvegia sono in calo.

Per quanto riguarda i costruttori, la classifica è sempre guidata da Volkswagen, che vede la quota crescere dal 25,5 al 25,6%. A seguire il gruppo PSA (Peugeot-Citroën), in calo dall’11,5% al 10,7%. Cresce Renault, che passa dal 9,1% al 9,4%, mentre Ford scende dal 6,9% al 6,8% e Opel dal 6,9% al 6,2%. Bmw arriva al 6,1% (era al 6%) e precede Daimler al 5,7%. Tra i costruttori asiatici spicca Nissan, in crescita del 34,6% e Mitsubishi dell’89,8%. Buoni risultati anche per Volvo, Toyota, Hyundai e Kia.

Dati positivi per il gruppo FCA (Fiat-Chrysler): a gennaio sono stati immatricolati oltre 63.500 veicoli, con un incremento del 5,8% rispetto al 2014. La quota di mercato in Europa si stabilizza al 6,2%, in crescita rispetto al 5,6% di dicembre 2014. Considerando i singoli mercati, il miglioramento è più che evidente: +4% in Germania, +9,9% in Francia, +45,1% in Spagna e +1,9% nel Regno Unito. A trascinare le vendite è il marchio Jeep, mentre Lancia e Alfa Romeo continuano a soffrire: rispettivamente meno 18,8% e meno 11,1%. I destini dei due marchi sono molto diversi: mentre per Alfa Romeo è prevista la svolta con un nuovo piano industriale e la nascita di nuovi modelli, la Lancia manterrà sul mercato solo la piccola Ypsilon.

In calo anche le vendite dei marchi più prestigiosi: Ferrari e Maserati fanno segnare un -3,1%, Lamborghini e Bugatti un -18,5% e Jaguar un -22,8%. In controtendenza Porsche, con un +46,1% e Lexus con un +46,3%.

A cura di: Paola Campanelli

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