ANIA, scendono i prezzi delle assicurazioni auto

È quanto rilevato dall’Associazione Nazionale delle Imprese Assicurative. I dati relativi all’anno 2014 evidenziano che le tariffe medie delle polizze si sono ridotte del 6% rispetto a quanto registrato nel 2013, passando da 437 a 411 euro, al netto delle imposte.
Secondo l’ANIA, il calo è la continuazione di un trend discendente iniziato nel novembre 2012, che ha visto le tariffe diminuire sempre di più. Un risultato in controtendenza rispetto ai prezzi medi europei 2014, in cui i premi dell’RC Auto sono aumentati sensibilmente: il gap rispetto a quest’ultimi si è ridotto dai 213 ai 177 euro.
“L’impatto positivo è stato determinato anche dalla norma che ha reso più rigorosi i criteri per il risarcimento dei danni lievi alla persona”, ha spiegato il Presidente di ANIA Aldo Minucci, “segno che se vengono adottate riforme strutturali efficaci si possono effettivamente ridurre nel tempo i prezzi delle polizze. È fondamentale che i prossimi interventi annunciati dal governo introducano misure concrete per combattere il caro RC Auto in Italia. Mi riferisco a un’efficace azione di contrasto alle frodi e, soprattutto, all’approvazione delle tabelle sul risarcimento di danni da lesioni gravi o da morte che, in quest’ultimo caso, prevedono risarcimenti 4 volte più alti del resto d’Europa”.
Le cifre comunicate dall’ANIA trovano in disaccordo le Associazioni dei consumatori.
Prima fra tutte il Codacons, secondo cui la diminuzione dei prezzi delle polizze del 6% è poco rilevante se confrontata con la crescita delle tariffe negli ultimi 20 anni. Il Presidente dell’Associazione Carlo Rienzi sottolinea come tra il 1994 e il 2013, l’RC Auto ha subito rincari a tre cifre pari al 250%, dando all’Italia il primato di paese più tartassato d’Europa sul fronte assicurativo.
Sulla stessa linea Adusbef e Federconsumatori: dal 2004 al 2014 i costi medi dell’RC Auto sono più che raddoppiati passando da 391 euro del 2004 a 1.250 euro nel 2014, con un aumento pari al 235%.
L’associazione Konsumer Italia mette addirittura in discussione gli stessi dati segnalati dall’ANIA: secondo Fabrizio Premuti le diminuzioni sarebbero dell’1,6% su base annua e del 5,6% su base semestrale. La Konsumer è comunque d’accordo con Aldo Minucci sulla necessità di promulgare la tabella sul risarcimento di danni da lesioni gravi.
Tuttavia, c’è da ricordare come le tariffe medie possono variare in base ai profili esaminati. Prendendo quelli più a rischio, come i giovani abitanti nel meridione d’Italia (Napoli o Bari), la tariffa media sarà più alta: stessa cosa se si considera un’auto di grossa cilindrata, o un guidatore che occupa ad esempio la sesta o la settima classe di merito. Viceversa, ci si avvicina – o è inferiore – alla tariffa media se si prende in considerazione un’automobilista più virtuoso in prima classe, di mezza età e che si assicura in città come Bolzano, Aosta o Trieste. Dunque, i fattori da valutare sono tanti.
Una barriera da abbattere sarebbe quella di slegare il prezzo delle tariffe dalla zona geografica di appartenenza dell’assicurato e valorizzare il dato individuale del rischio: si eviterebbero le grandi differenze di importi tra alcune regioni del sud e del nord.