2014, torna a crescere il mercato dell’auto

Buone notizie per le case automobilistiche. Il 2014 si è chiuso con quasi 13 milioni di auto nuove immatricolate nei paesi dell’Unione Europea, il 5,7% in più rispetto al 2013.
Quasi tutti i mercati hanno registrato un incremento più o meno omogeneo dei vari marchi con il Portogallo che fa segnare la crescita maggiore, +34,8% (142.827 immatricolazioni), seguito dall’Irlanda con il 29% (96.344 unità). Oltre il 20% di aumento anche per la Croazia (+22,3%, con 33.997 immatricolazioni), la Romania (+21,6%, per 70.172 unità), la Grecia (+21,3%, 71.218) e l’Ungheria (+20,2%, 67.476): altri sette i paesi con una crescita di oltre dieci punti percentuali, mentre Belgio e Austria chiudono l’anno in controtendenza, rispettivamente con un -0,6% e un -4,9%. Trend positivo per la Germania con 3.036.773 immatricolazioni, in aumento del 2,9% rispetto al 2013, davanti alla Gran Bretagna con 2.476.435 unità (+9,3%), alla Francia con 1.795.885 auto immatricolate (+0,3%) e alla Spagna con 855.308 (+18,4%); in Italia il dato è di 1.359.616 immatricolazioni, con un +4,2% rispetto all’anno precedente.
Tra i gruppi automobilistici preferiti si conferma la Volkswagen, con 3.181.659 unità consegnate e una crescita del 7,2%, seguono Ford (+5,2%), Bmw (+4,9%), Daimler-Mercedes (+3,7%) e Peugeot-Citroen (+3,7%): ma l’incremento europeo maggiore lo fa registrare Renault-Nissan, con un più 13% (1.358.630 unità per il gruppo Renault e 462.257 per Nissan). Per FCA (Fiat-Chrysler +3,4% in Europa) vendite in aumento in Italia dell’1%, in Germania (+5,1%), in Francia (+0,9%), nel Regno Unito (+12,5%) e soprattutto in Spagna, dove il gruppo ha segnato un +36,9%.
Lo scenario europeo si modifica se consideriamo i dati delle singole marche. Aumenti a due cifre per Jeep (+70,6% con 37.890 unità, solo a dicembre 6600 vetture), Mitsubishi (+30,5%, per 93.480 immatricolazioni), Lexus (+30,1%, con 29.471 unità), Mazda (+20,4% per 161.035 unità immatricolate), Volvo (+10,7%) e soprattutto per Dacia, che con 359.141 nuove immatricolazioni è cresciuta del 23,9%. Da notare i buoni incrementi delle marche del gruppo Volkswagen: l’Audi aumenta del 4,8% con 697.946 unità, la Skoda del 14,2%, con 554.479 immatricolazioni, la Seat del 13,8% (318.956 auto) e infine Volkswagen segna un +4,3% con 1.557.160 unità. Bene anche Opel con quasi 870 mila unità (+7,7%), mentre perdono Lancia (-3,5%, con 71.341 unità) e Alfa Romeo (57.009 unità; -8,6%). La lotta tra i marchi di prestigio se la aggiudica Audi, con 52 mila unità in più rispetto alla BMW e 70 mila in più della Mercedes.
Per quanto riguarda il solo mercato italiano c’è da segnalare che il marchio Fiat ha chiuso il 2014 con le immatricolazioni in crescita, con oltre 281.500 unità rispetto alle 279 mila dell’anno precedente (+0,8 per cento) e una quota che si è attestata al 20,7%. Exploit di Jeep (+94,4%) con 11.334 immatricolazioni. Crescono tutti i marchi stranieri ad eccezione di Subaru (-18,19%), Citroen (-8,18%), Smart (-22,42% in attesa della nuova gamma) e Chevrolet (-73,08%), quest’ultima per abbandono del mercato europeo. I numeri positivi in Italia si ridimensionano quando si tiene conto dei canali di vendita: il contributo notevole è dato dal segmento del noleggio (+13,6% e 264.252 unità) mentre quello dei privati segna solo un +2,3%, con 854.618 immatricolazioni.
L’uscita dalla crisi degli ultimi sette anni è ancora lontana, soprattutto in Italia dove la crescita risulta inferiore a tutti i paesi della zona meridionale dell’area euro: secondo il Centro Studi Promotor, il 2015 porterà in Europa un incremento delle vendite del 3%.