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Il peso delle imposte sulla RC Auto

Pubblicato il 10/12/2014
Il peso delle imposte sulla RC Auto

Aumentano le spese degli automobilisti per mantenere la propria automobile, soprattutto a causa della forte pressione fiscale registrata negli ultimi anni in questo settore.

A pesare, anche le imposte sulla RC Auto incluse nel pagamento della polizza assicurativa del veicolo, che vengono stimate in quasi quattro miliardi di euro. Il gettito dell’imposta arriva a gravare sul premio per il 26,5%, ripartito tra il contributo per il Servizio Sanitario Nazionale e le Province: rispettivamente il 10,5% e il 16%.

Secondo un’indagine dell’ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – sull’andamento dei premi effettivamente pagati per l’RC Auto, il costo medio sostenuto a settembre 2014 è stato di 401 euro contro i 428 del 2013 e i 448 euro del 2012. Una diminuzione del 10,5% in due anni, pari a 47 euro. L’indagine è stata effettuata sull’85% delle compagnie e considerando circa 2,3 milioni di polizze, da cui deriva un incasso di 931 milioni di euro: di questi, il 75% riguarda solo il settore automobili. Per queste ultime, la diminuzione della tariffa è stata del 6,2% rispetto a settembre del 2013. Il peso delle imposte ha fatto registrare un record europeo, in quanto il prezzo medio della copertura dopo l’applicazione delle tasse sale a 506 euro: addirittura 539 euro nel 2013.

La regione in cui si registra il numero più alto di polizze stipulate è la Lombardia, da cui deriva un gettito nelle casse delle Province e del Sistema Sanitario Nazionale di 605 milioni; a seguire il Lazio con 450 milioni di euro e la Campania con circa 360 milioni di euro. Tra le province italiane abbiamo in pole la città di Roma con circa 200 milioni seguita da Milano e da Napoli con rispettivamente 128 e 105 milioni di euro.

L’aliquota dell’imposta da assegnare alle province è del 12,5%: a seguito del Federalismo Fiscale ogni ente può decidere dal 2011 di variarla – in eccesso o in difetto – in un range del 3,5%. Con l’aggiunta del 10,5% per il Servizio Sanitario Nazionale, il totale che grava sulle polizze ha raggiunto nella maggior parte delle città un aumento del 3% (dal 23% al 26%).

Con la prossima riforma sulle assicurazioni, il governo sta cercando nuove soluzioni per abbassare le tariffe: al vaglio l’idea delle compagnie assicurative dell’introduzione del risarcimento in forma specifica (l’assicurato viene dirottato verso i carrozzieri convenzionati con le compagnie), la lotta alle frodi, gli sconti tramite il montaggio di dispositivi di controllo (scatola nera). Nessun accenno, però, ad abbassare la tassazione sui contratti stipulati dagli assicurati. A riguardo, l’UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri – ha proposto al governo una forma di detrazione dei costi da collegare all’acquisto del veicolo nuovo. Questo permetterebbe anche ai privati di detrarre dalle tasse parte del costo d’acquisto: fino a 2000 euro in 4 anni solo se le emissioni inquinanti sono inferiori a 120g/Km e si rottama un veicolo euro 0,1 o 2.

A cura di: Paola Campanelli

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