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Le nuove regole della carta di circolazione

Pubblicato il 30/10/2014
Le nuove regole della carta di circolazione

Dal prossimo 3 novembre chi ha a disposizione un veicolo non suo, per un periodo superiore ai 30 giorni, dovrà obbligatoriamente annotarlo sulla carta di circolazione. Entrano, quindi, in vigore le norme contenute nella circolare del Ministero dei Trasporti (10 luglio 2014), che regolano “l’intestazione temporanea dei veicoli”. Tale disposizione non è una novità, in quanto già prevista nella riforma del Codice della Strada del 2010 e viene resa disponibile dopo l’aggiornamento informatico degli archivi della Motorizzazione.

La nuova normativa riguarda soprattutto società di autonoleggio (la comunicazione deve essere inviata dalla stessa), veicoli in comodato (il comodatario può essere persona fisica o giuridica e non può concedere, a sua volta, ad altri l’uso del veicolo), quelli di proprietà di minori non emancipati e interdetti, quelli a disposizione della pubblica amministrazione a seguito di provvedimento giudiziario, veicoli intestati a un soggetto defunto e i cui parenti utilizzino il mezzo di trasporto da più di un mese.

Il campo di applicazione è meno ampio di quanto si possa pensare e prevede una serie di esenzioni. L’obbligo non vale per i taxi, gli autobus, chi è iscritto all’albo degli autotrasportatori, ai familiari conviventi (a patto che risiedano allo stesso indirizzo). Difficilmente verrà sanzionato chi prende in prestito l’auto dell’amico, del parente o del genitore, in quanto non è dimostrabile la locazione gratuita vista l’assenza di un atto formale  e conseguentemente la scadenza dei 30 giorni. Inoltre, per le aziende che danno in comodato l’auto ai propri dipendenti, basta registrare alla motorizzazione le generalità di chi la utilizza senza annotarlo sulla carta di circolazione.

L’obiettivo della norma è quello di individuare, in modo più agevole, i responsabili di infrazioni da parte delle Forze di Polizia e di scoprire eventuali intestazioni fittizie.

L’obbligo di iscrizione non è retroattivo: non saranno interessati quegli atti perfezionati prima del 3 novembre 2014.

Il costo dell’operazione di aggiornamento varierà da un minimo di 9 euro (solo diritti di motorizzazione, nel caso di noleggio a lungo termine) a un massimo di 25 (comprensivo dei 16 euro di imposta di bollo). Per mettersi in regola, basta rivolgersi agli uffici del Dipartimento dei Trasporti presso la Motorizzazione: a completamento della procedura verrà inviato un tagliando di aggiornamento della carta di circolazione con i dati del soggetto che utilizzerà il veicolo.

Sono previste sanzioni per chi non si metterà in regola: in caso di mancata annotazione, verrà inflitta una multa che varia dai 705 ai 3526 euro, alla quale si aggiungerà il ritiro del libretto di circolazione.

A cura di: Paola Campanelli

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