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Polizze sempre più care, 4 milioni le auto fantasma

Pubblicato il 17/10/2014
Polizze sempre più care, 4 milioni le auto fantasma

Una nuova indagine condotta nel corso degli ultimi mesi, il progetto RCeAsy, conferma per l'ennesima volta i gravi problemi che continuano a caratterizzare il mercato delle RC Auto nel nostro paese.

Lo studio in questione, portato avanti grazie ad un finanziamento concesso dal Ministero per lo Sviluppo Economico e promosso da alcune associazioni di consumatori, nato con l'intento di sensibilizzare gli utenti, in particolare quelli più giovani sull'importanza della prevenzione, ha fornito una nuova preoccupante fotografia sullo stato del settore.

La situazione continua infatti ad essere caratterizzata non solo dai prezzi troppo elevati delle polizze e da un gap troppo ampio con gli altri paesi europei, ma anche da un numero di auto fantasma sempre più preoccupante, tale da toccare la cifra record di 4 milioni. Con il termine di auto fantasma si indicano quelle autovetture che circolano senza contrassegno assicurativo e le quali sono spesso responsabili di incidenti tali da risolversi con la fuga dal luogo del sinistro. Tra i motivi principali della presenza sempre più importante di auto fantasma sulle nostre strade, va registrato naturalmente il livello troppo pesante delle tariffe applicate dalle compagnie assicurative. Un livello che tocca le sue punte più alte nelle regioni meridionali, ove infatti circola il maggior numero di veicoli senza contrassegno.

E' stato Lamberto Santini, di Adoc, a ricordare come in Italia l'impatto delle RC Auto sul reddito familiare abbia una incidenza pari al 3,2% su base annua, a fronte di un dato medio europeo fermo all'1,8%. In pratica il costo di una polizza del nostro paese si situa ad un livello più alto del 27% rispetto ad una rilasciata nel resto del continente. Nel caso di paesi come Spagna e Germania il raffronto diventa addirittura impietoso, tanto che un utente italiano è costretto a pagare l'80% in più. Un dato che suona ancora più drammatico per i neopatentati, costretti a loro volta a sottoporsi a polizze che arrivano al 338% in più rispetto ai colleghi più esperti.

Dati che naturalmente hanno dato spunto alle associazioni dei consumatori per chiedere ancora una volta robuste correzioni delle politiche tariffarie messe in atto dalle compagnie assicurative. Mutamenti che sono visti come il più deciso antidoto al proliferare di veicoli che circolano senza copertura assicurativa e sono ormai diventati un pericolo evidente non solo per chi li guida, ma anche per gli altri automobilisti.

A cura della Redazione

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