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Un sistema informatico smaschera i falsi incidenti

Pubblicato il 07/11/2014
Un sistema informatico smaschera i falsi incidenti

Dopo tanti episodi di truffe e di raggiri nei confronti delle assicurazioni italiane, da quest'anno è stato approntato un nuovo sistema per combattere il fenomeno delle frodi, particolarmente diffuso nel nostro Paese. Il decreto che l’ha istituito ha previsto che venga creata un'unica banca dati presso l'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, alla quale avranno accesso le agenzie del territorio e le forze dell'ordine preposte al controllo.

Una misura che si è resa indispensabile per contrastare un fenomeno che, negli anni, è divenuto una vera e propria piaga per il nostro Paese. Il rapporto dell'Ivass per il 2013 parla di ben 460mila casi di incidenti falsi, con un incremento del 15% circa rispetto all'anno precedente, quando ne furono smascherati 400mila.

Questi dati s’inseriscono in un quadro generale più complesso dove, a fronte di una riduzione del 6.3% degli incidenti denunciati rispetto al 2012, si registra un incremento notevole delle azioni di querela da parte delle compagnie assicurative contro i presunti casi di incidenti falsi: +30%.

Il database è stato possibile grazie a un grande dispendio di forze e di energie da parte dell'IVASS, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dei Trasporti: grazie a un algoritmo piuttosto complicato, verranno comparati i dati relativi ai sinistri, l'anagrafica delle vetture e degli automobilisti coinvolti e quella dei testimoni, oltre ai dati assicurativi.

Una volta che l'agenzia assicurativa ha inoltrato la denuncia di sinistro, il sistema informatico incrocia tutti i dati e valuta in prima istanza eventuali anomalie: se il valore supera un determinato limite prefissato, viene effettuata la segnalazione presso le agenzie che dovranno valutare quanto indicato dal sistema e, quindi, procedere eventualmente alla liquidazione o alla querela per frode.

Questo sistema è solo uno dei tanti che sono stati approntati nel corso degli anni per estirpare questa cattiva e illegale abitudine da parte degli italiani: stando ad alcuni studi statistici effettuati negli ultimi anni, appare evidente come la maggiore concentrazione di denunce di incidenti mai avvenuti sia nel meridione d'Italia, con Puglia e Campania a guidare questa infausta classifica di demerito.

Chi teme che il diritto alla privacy possa venir meno con il nuovo sistema informatico, però, può star tranquillo. E' stato approntato un piano per la riservatezza dei dati personali, supervisionato dal Garante preposto, che prevede l'eliminazione dopo un periodo di tempo determinato.

A cura della Redazione

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