Arriva la patente a punti per i minorenni

Tra le tante novità previste dal nuovo Codice della Strada, approvato di recente dalla Commissione Trasporti di Montecitorio, una delle più rilevanti è sicuramente costituita dall'istituzione della patente a punti per i minorenni. Una decisione foriera di conseguenze per chi guida, spesso in maniera troppo disinvolta, i cosiddetti "cinquantini", le minicar o i motoveicoli sino a centocinquanta cc.
Non appena il nuovo regolamento sarà entrato in vigore, infatti, anche loro potranno essere esposti alle sanzioni riguardanti i conducenti indisciplinati, a partire dalla decurtazione dei punti sulla patente, sino al ritiro della stessa.
Si tratta con tutta evidenza di un provvedimento teso a riportare sotto controllo una sicurezza troppo spesso compromessa da comportamenti indisciplinati, come quelli che caratterizzano in particolar modo i più giovani. Va ricordato peraltro che il nuovo Codice della Strada prevede anche l'istituzione del reato di omicidio stradale, una risposta stringente ad un problema simboleggiato dalle 114 vittime dei quasi mille episodi di pirateria stradale che hanno caratterizzato il solo 2013.
La stretta in atto impronta in effetti tutto il nuovo regolamento varato, il quale prevede l'inasprimento dei controlli e delle misure di sicurezza. Tra le misure più rilevanti, va ricordato in particolare l'obbligo di revisione dei limiti di velocità sulle strade extraurbane, che dovrebbero essere rivisti privilegiando la ragionevolezza.
Anche gli automobilisti più anziani saranno chiamati a contribuire ad un regime di maggiore sicurezza sulle strade della penisola. I conducenti che abbiano più di ottant'anni, saranno in pratica assoggettati allo stesso regime riguardante quelli che hanno appena conseguito la patente e dovranno perciò limitarsi alla guida di autoveicoli dalla potenza limitata. Proprio in relazione al segmento più anziano degli automobilisti, sarà il Ministero della Salute a decidere le linee guida in grado di dare garanzie sul possedimento di requisiti psicofisici minimi al fine di conseguire e rinnovare il titolo di guida.
Sempre in relazione ai neopatentati, va peraltro ricordato che nel loro primo anno potranno anche guidare autoveicoli "che eccedono i 55 kW/tonnellata". Per farlo dovranno però avere accanto a loro una persona che non abbia più di sessantacinque anni. Inoltre in caso di comportamento responsabile per almeno sei mesi, nel corso dei quali il neopatentato non si renda protagonista di comportamenti sanzionabili con la detrazione di punti, verrebbe a cadere l'obbligo di condurre vetture di potenza limitata.