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In arrivo il reato di omicidio stradale

Pubblicato il 29/09/2014

Aggiornato il 13/10/2014

In arrivo il reato di omicidio stradale

La Commissione Trasporti della Camera ha rilasciato il primo parere favorevole al nuovo Codice della Strada. Obiettivo principale della nuova normativa è quello di obbligare ad una maggiore prudenza gli automobilisti, in modo da ridurre le proporzioni della drammatica mattanza che anche nel 2013 ha visto come teatro le strade della penisola. Per comprendere l'ampiezza del fenomeno, basterà ricordare le 114 vittime delle manovre spericolate dei tanti pirati che ogni giorno trasformano le nostre strade in una vera e propria arena.

La novità principale consiste nell'emendamento che punta ad introdurre il reato di "omicidio stradale", salutato con grande soddisfazione dal viceministro Riccardo Nencini, il quale si è spinto sino a giudicare il provvedimento in discussione alla stregua di un "ergastolo della patente". Un giudizio motivato dalla estrema durezza con cui si andrebbero a colpire i responsabili di incidenti mortali derivanti dalla violazione delle regole o da una guida spericolata del mezzo. Oltre alle conseguenze di carattere penale, infatti, con l'arrivo della nuova fattispecie i pirati della strada si vedrebbero ritirare in maniera definitiva la patente.

Un provvedimento che colpirebbe in particolare tutti quegli automobilisti che si rendano responsabili di eventi luttuosi in seguito all'assunzione di droghe o alcoolici, cui sarebbero associati anche i responsabili di incidenti autori di fuga senza prestare il doveroso soccorso alle vittime e identificati in un secondo momento.

Un fenomeno molto vasto se solo si prendono come base i numeri forniti dall’Osservatorio Il Centauro-Asaps, in base ai quali soltanto poco più della metà dei responsabili di episodi di pirateria nel corso dell'anno passato è stato rintracciato. Nel 10% dei casi, a spingere a comportamenti di questo tenore sarebbe la mancanza di una polizza assicurativa, un fenomeno sempre più esteso in Italia, ove sono oltre quattro milioni gli automobilisti che girano senza copertura. Elevata anche l'incidenza relativa all'assunzione di sostanze stupefacenti o alcool: arriva infatti al 20% il numero dei guidatori trovati in stato di alterazione psicofisica dopo aver provocato incidenti. Un dato che potrebbe essere sensibilmente più alto se si considera che molti di loro vengono identificati solo dopo qualche giorno, rendendo impossibile valutarne le effettive condizioni al momento del fatto.

Il parere della Commissione Trasporti è comunque solo un primo passo, al quale dovrà poi essere affiancata la necessaria modifica del Codice Penale.

A cura della Redazione

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